Sulle ferrovie proposte per la congiunzione delle linee Palermo-Girgenti e Catania-Licata/XXIV
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Brevi considerazioni sulla linea Messina-Patti-Cefalù-Palermo.
Essendo in corso gli studi definitivi delle ferrovie Messina-Patti-Cefalù detta la linea Messina-Marine, ed essendosi da alcuni sollevata la questione se per Palermo sia più conveniente la ferrovia delle Imere o la ferrovia suddetta, credo conveniente toccare brevemente questo argomento.
La linea delle Due Imere e la linea Messina-Marine sono due linee indipendenti fra loro, servono a paesi diversi ed hanno scopi affatto diversi. Sono due linee che (se si preferisce la ferrovia delle Imere alla ferrovia di Vallelunga) esisteranno contemporaneamente.
La ferrovia di Messina è in ottime condizioni da questa città sino a S. Stefano di Mistretta, percorre terreno sodissimo quasi piano lungo il littorale e costa poco relativamente alle altre ferrovie dell’interno, abbenchè debba attraversare varii fiumi, il cui deposito alluviale è più elevato che le campagne circonvicine, e racchiuda notevoli correnti sotterranee anche quando pare perfettamente asciutto.
I capi Tindaro, Calavà, Schino, Orlando dovranno essere superati con gallerie. Esse hanno tuttavia piccole lunghezze ed attraversano terreni sodi (o scisti antichissimi probabilmente del Silurio o roccie graniti che, oppure roccia calcarea) e costano meno per metro lineare che le gallerie scavate nelle argille terziarie medie delle linee interne.
Da Cefalù al fiume Torto, la linea è altresì in condizioni eccellenti ed ha comuni 4 chilometri e mezzo, oltre il ponte sull’Imera settentrionale, colla ferrovia delle Due Imere.
In condizioni difficilissime è il tratto da S. Stefano di Mistretta e specialmente dalla marina di Tusa a Cefalù, dovendo ivi percorrere la ferrovia terreni argillosi in costa esposta al settentrione, ove il mare acquista presto una profondità alquanto notevole, e durante le burrasche è fieramente investita dalle onde.
In condizioni difficili è altresì la traversata di Messina per raggiungere l’attuale stazione, se non si preferisce tracciare la ferrovia lungo la marina, giacché diversamente la traversata dovrebbe essere eseguita in grande parte in gallerie scavate in parte in graniti, ed in parte considerevole in sabbie acquifere, sebbene abbiano libero scolo e non contengano acque accumulate.
Percorrendo generalmente la ferrovia regioni salubri molto abitate e terreni generalmente sodi, quasi piani, avrà leggiere pendenze, sarà sotto tutti i riguardi in condizioni eccellenti per l'esercizio e si presterà all'attuazione di convogli a grande velocità. La ferrovia Messina-Marine, se si gira il Capo di Faro avrà, sino al fiume Torto fra Termini e Cerda, una lunghezza di 204 chilometri. La distanza da Palermo a Messina sarà quindi di 247 chilometri, mentre sulla linea delle Imere è di 313 chilometri e sulla linea Caldare-Caltanissetta-Catania di 392 chilometri.
La popolazione ad essa affluente esclusa Messina rappresenta la cifra di 241,896 abitanti. Essa eosterà probabilmente la somma di 50 a 60 milioni.
Se ora si mettono in confronto le popolazioni affluenti alle due linee Imere e Messina-Marine, egli è certo che in proporzione della spesa la popolazione è alquanto maggiore per chilometro sulla zona Messina-Marine che sulla zona attraversata dalle Due Imere, sebbene la zona attraversata dalla seconda, a parità di popolazione e di prodotti, essendo in condizioni più difficili di trasporto, ricavi dalla ferrovia un beneficio molto maggiore che la zona sulla linea Messina-Marine.
Lo scambio dei prodotti ed il movimento ferroviario è anche notevole sulla linea Messina-Marine, essendo la zona ricca d’agrumi, di olii e di legnami, ma povera di grani e di altri elementi. A ciò si aggiunga che da Termini a Milazzo (porto molto vicino al Capo di Faro, al quale volge la sua entrata) il servizio delle merci e dei viaggiatori è molto difficile e qualche volta impossibile pei battelli a vapore.
Se si costruirà la linea Eboli-Reggio secondo la linea littoranea, la ferrovia Messina-Marine sarà col tempo altresì costrutta. La linea Messina-Marine servirà ad una comunicazione più facile delle Provincie di Palermo e Trapani col continente, e renderà più sicure e più frequenti le comunicazioni postali. Per andare da Palermo a Napoli s’impiegheranno in ferrovia, compresa la traversata dello stretto di Messina in battello, 3 ore circa di più di quanto se ne impiegano attualmente in media coi vapori postali.
Come ferrovia d’importanza locale, il tratto attualmente più conveniente, è quello compreso tra Messina e Patti. Ivi la linea attraversa la regione più popolata ed è facile la sua esecuzione. È probabile che essa non si farà attendere lungo tempo.
Abbandonata la linea di Montedoro, esclusa la linea a Vallelunga, restano la linea delle Caldare, e le linee Due Imere e Messina Patti Palermo a paragonare tra loro.
Ora la linea Messina-Marine la cui costruzione per 204 chilometri costerà 50 a 60 milioni abbrevia 66 chilometri sulla linea della Imere per andare da Palermo a Messina.
La ferrovia delle Imere invece, la cui lunghezza è di 68 chilometri, costerà 26 milioni (suppongasi anche 30 milioni) ed abbrevierà sulla linea delle Caldare 79 chilometri tra Palermo e le Provincie di Catania e Siracusa, e 51 chilometri tra Palermo, Caltanissetta, ecc.
La ferrovia da Messina a Patti lunga 81 chilometri, girando il capo di Faro, (esclusa la traversata di Messina) non costerà probabilmente più di 15 milioni e servirà ad una popolazione di 135 mila abitanti (esclusa Messina).
Il tratto invece da S. Agata di Militello al fiume Torto lungo 80 chilometri serve ad una popolazione di 76000 abitanti compresi, S. Agata, Mistretta, Castel Lucio, ecc. Oltrecciò da Cefalù a Santo Stefano per 30 chilometri, (specialmente da Cefalù alla marina di Tusa per 22 chilometri) la ferrovia è in difficilissime condizioni e costerà moltissimo.
La spesa occorrente per il tratto di ferrovia da S. Agata di Militello al fiume Torto riferita al beneficio ricavato dalla popolazione ad essa affluente è quindi maggiore che sulla linea delle Due Imere.
Eseguendo in conseguenza la ferrovia delle Imere e la ferrovia Messina-Patti, con una somma minore si reca alla Sicilia un beneficio assai maggiore che colla costruzione della sola linea Messina, Patti, Palermo.
La ferrovia Messina-marine tuttavia è indipendente dalla ferrovia delle Imere, coesisterà con essa probabilmente col tempo ed è completamente estranea alla questione linea diretta Palermo, Caltanissetta, Catania che i Palermitani da lungo tempo giustamente sospirano e che da tanto tempo dovrebbe essere costrutta.
L’importanza della linea diretta per Catania risiede sia nel beneficio recato alla zona da essa attraversata, sia specialmente nella maggiore facilità di comunicazioni dell’antica capitale dell’Isola, di una città che per popolazione è la quarta città di Italia, con Caltanissetta, Catania, Messina e colle provincia di Siracusa.