Mironide

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Polieno - Stratagemmi (II secolo)
Traduzione dal greco di Lelio Carani (1821)
Mironide
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Mironide


Mettevansi in punto gli Ateniesi, ed i Tebani per fare il fatto d’arme; quando Mironide comandò agli Ateniesi, che dov’egli desse loro il segno, assaltassero i nemici, cominciando l'assalto dalla mano sinistra. Il quale com’ebbe lor dato il segno così eglino correvano contro i nemici. Ma essendo andati alquanto innanzi, Mironide rivolgendosi con prestezza dalla banda destra, mise un forte grido, dicendo: noi vinciamo dalla parte Sinistra. Allora gli Ateniesi confermati dalla fama della [p. 35 modifica]vittoria, con maggior prontezza, e con più allegrezza assalirono i nemici. Per lo contrario i Tebani ragguagliati da uno de’ suoi, e spaventati per la grande strage che ne seguiva, si misero in fuga.

Menò eziandio Mironide gli Ateniesi contro i Tebani, e venuto in certa campagna, comandò loro che dovessero metter giù l’armi, e guardarsi bene d’intorno: i quali guardandosi d’intorno, disse Mironide. Voi vi vedete molto bene quanta sia la larghezza di questa campagna, dove essendo i cavalli de’ nemici, è necessario che noi, fuggendo, perseguitati da loro siamo presi. Che se vi restiamo, vi sono di molte speranze da vincere. A questo modo Mironide gli persuase a restarvi, ed egli acquistata la vittoria, se n’andò insino alle contrade della Focide, e de' Locresi.