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visando ch’ella fosse de’ confederati. Allora i Greci smontati giù delle navi dimostrarono com’eglino non erano mica barbari, perciocchè mettendo maggior paura a Cipriani, che non si conveniva a si pochi soldati, ne gli vinsero.

Cimone aveva presi di molti barbari in Sesto, ed in Bisanzio, e pregato da confederati che egli li dovesse partire, ne fece due parti, nell’una delle quali pose i corpi ignudi, e nell’altra le vestimenta, le collane, e simili altri abbigliamenti. Così i confederati si pigliarono gli ornamenti, e gli Ateniesi gli uomini ignudi. Fu schemito assai Cimone, ch’egli avesse dato la maggior parte a collegati. Non andarono molti giorni però, che i parenti di quelli che erano stati presi, calando giù dalla Frigia, e dalla Lidia, pagarono di molti e splendidi doni per riscattare i suoi. Quivi cominciò allora essere ammirata l’astuzia di Cimone; e gli Ateniesi avendo ricevuti molto più danari, si fecero beffe de’ confederati.


Mironide


Mettevansi in punto gli Ateniesi, ed i Tebani per fare il fatto d’arme; quando Mironide comandò agli Ateniesi, che dov’egli desse loro il segno, assaltassero i nemici, cominciando l'assalto dalla mano sinistra. Il quale com’ebbe lor dato il segno così eglino correvano contro i nemici. Ma essendo andati alquanto innanzi, Mironide rivolgendosi con prestezza dalla banda destra, mise un forte grido, dicendo: noi vinciamo dalla parte Sinistra. Allora gli Ateniesi confermati dalla fama della