Pagina:Storia della letteratura italiana I.djvu/61: differenze tra le versioni
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Così Guido divenne il capo della nuova scuola, il creatore del nuovo stile, e oscurò Guido Guinicelli: |
Così Guido divenne il capo della nuova scuola, il creatore del nuovo stile, e oscurò {{AutoreCitato|Guido Guinicelli}}: |
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Così ha tolto l’uno all’altro Guido |
Così ha tolto l’uno all’altro Guido |
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La gloria della lingua. |
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⚫ | Ma la gloria della lingua non bastava a Guido, a cui lingua e poesia erano cose accessorie, semplici ornamenti: sostanza era la filosofia. Perciò aveva a disdegno Virgilio, parendogli dice il Boccaccio, |
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⚫ | Ma la gloria della lingua non bastava a Guido, a cui lingua e poesia erano cose accessorie, semplici ornamenti: sostanza era la filosofia. Perciò aveva a disdegno Virgilio, parendogli dice il Boccaccio, ''la filosofia, siccome ella è, da molto più che la poesia''. Sottilissimo dialettico, come lo chiama {{AutoreCitato|Lorenzo de' Medici}}, introduce nella poesia tutte le finezze rettoriche e scolastiche, e mira a questo, non solo di dir bene, ma dir cose importanti. I contemporanei studiarono la sua Canzone dell’amore, come si fa un trattato filosofico, e ne fecero comenti, come si soleva di {{AutoreCitato|Aristotele}} e di {{AutoreCitato|Tommaso d'Aquino|san Tommaso}}: anche più tardi il Ficino vi cercava le dottrine di {{AutoreCitato|Platone}}. Così Guido era tenuto eccellente non solo come artificioso ed elegante dicitore, ma come sommo filosofo. |
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⚫ | La gloria di Guido fu là, dov’egli non cercò altro che un sollievo e uno sfogo dell’animo. Fu là, ch’egli senza volerlo e saperlo si rivelò artista e poeta. Vi sono uomini che i contemporanei ed essi medesimi sono incapaci di apprezzare. Guido era più grande ch’egli stesso e i suoi contemporanei non sapevano. |
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⚫ | La gloria di Guido fu là, dov’egli non cercò altro che un sollievo e uno sfogo dell’animo. Fu là, ch’egli senza volerlo e saperlo si rivelò artista e poeta. Vi sono uomini che i contemporanei ed essi medesimi sono incapaci di apprezzare. Guido era più grande ch’egli stesso e i suoi contemporanei non sapevano. |
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