Pagina:La fisica dei corpuscoli.djvu/176: differenze tra le versioni

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<section begin="1"/>{{pt|renziale|differenziale}} fra le deviazioni che subiscono le due specie di corrente corpuscolari, la positiva e la negativa. Secondo il {{Sc|Thomson}} però la teoria ha due punti deboli: primo che l'esistenza di particelle positive, che si possono muovere così facilmente nell'interno dei metalli, non è mai stata dimostrata; secondo non vengono abbastanza spiegati alcuni fatti che accompagnano il fenomeno {{sc|Hall}}, per es. non è sempre vero per tutti i metalli che l'effetto {{sc|Hall}} sia proporzionale al campo magnetico.<section end="1"/><section begin="2"/>
<section begin="1"/>{{pt|renziale|differenziale}} fra le deviazioni che subiscono le due specie di corrente corpuscolari, la positiva e la negativa. Secondo il {{Wl|Q122701|{{Sc|Thomson}}}} però la teoria ha due punti deboli: primo che l’esistenza di particelle positive, che si possono muovere così facilmente nell’interno dei metalli, non è mai stata dimostrata; secondo non vengono abbastanza spiegati alcuni fatti che accompagnano il fenomeno {{sc|Hall}}, per es. non è sempre vero per tutti i metalli che l’effetto {{sc|Hall}} sia proporzionale al campo magnetico.<section end="1"/><section begin="2"/>


12. — '''L'effetto « Corbino ».''' — Ma l'ipotesi del {{sc|Drude}} ha avuto una brillante conferma. Il {{sc|Corbino}}, studiando l'effetto che la natura diversa e l'efficienza diversa delle due correnti corpuscolari producevano nel caso del fenomeno {{Sc|Hall}}, ragionava così. La diversa mobilità dei corpuscoli dei due segni produce una deviazione della {{spaziato|legge}} di {{Sc|Kirchhoff}}, secondo la quale le linee di corrente e quelle equipotenziali dovrebbero costituire una rete ortogonale. Ora le leggi di {{sc|Kirchhoff}} hanno il loro fondamento sulla {{spaziato|legge}} di {{sc|Ohm}}. Se ricerchiamo l'influenza di questa specie di polarità dei ioni su fenomeni elettrici di altro tipo, che non siano quelli legati alla legge di {{sc|Ohm}}, si dovranno verificare delle anomalie del tipo di quella di {{sc|Hall}}. La {{spaziato|polarità}} nel moto delle due specie di ioni veniva espressa dal {{Sc|Corbino}} con ciò che egli chiama il ''momento ionico''. Se in un metallo circola una corrente e chiamiamo con <math>\sigma</math>, e con <math>\sigma_1/\sigma</math> e <math>\sigma/\sigma_2</math> le frazioni di corrente dovute al trasporto di elettricità dei corpuscoli positivi e dei negativi, e con <math>e\, v_1</math> ed <math>e\, v_2</math> la velocità acquistate dalle due specie di corpuscoli in un campo unitario, si potrà chiamare momento dei ioni positivi l'espressione
12. — '''L’effetto «Corbino».''' — Ma l’ipotesi del {{Wl|Q61755|{{sc|Drude}}}} ha avuto una brillante conferma. Il {{Wl|Q511418|{{sc|Corbino}}}}, studiando l’effetto che la natura diversa e l’efficienza diversa delle due correnti corpuscolari producevano nel caso del fenomeno {{Sc|Hall}}, ragionava così. La diversa mobilità dei corpuscoli dei due segni produce una deviazione della {{spaziato|legge}} di {{Sc|Kirchhoff}}, secondo la quale le linee di corrente e quelle equipotenziali dovrebbero costituire una rete ortogonale. Ora le leggi di {{sc|Kirchhoff}} hanno il loro fondamento sulla {{spaziato|legge}} di {{sc|Ohm}}. Se ricerchiamo l’influenza di questa specie di polarità dei ioni su fenomeni elettrici di altro tipo, che non siano quelli legati alla legge di {{sc|Ohm}}, si dovranno verificare delle anomalie del tipo di quella di {{sc|Hall}}. La {{spaziato|polarità}} nel moto delle due specie di ioni veniva espressa dal {{Sc|Corbino}} con ciò che egli chiama il ''momento ionico''. Se in un metallo circola una corrente e chiamiamo con <math>\sigma</math> la conducibilità del metallo, e con <math>\sigma_1/\sigma</math> e <math>\sigma/\sigma_2</math> le frazioni di corrente dovute al trasporto di elettricità dei corpuscoli positivi e dei negativi, e con <math>e\, v_1</math> ed <math>e\, v_2</math> la velocità acquistate dalle due specie di corpuscoli in un campo unitario, si potrà chiamare momento dei ioni positivi l’espressione


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