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168 VII. Teoria elettronica dei metalli

renziale fra le deviazioni che subiscono le due specie di corrente corpuscolari, la positiva e la negativa. Secondo il Thomson però la teoria ha due punti deboli: primo che l’esistenza di particelle positive, che si possono muovere così facilmente nell’interno dei metalli, non è mai stata dimostrata; secondo non vengono abbastanza spiegati alcuni fatti che accompagnano il fenomeno Hall, per es. non è sempre vero per tutti i metalli che l’effetto Hall sia proporzionale al campo magnetico.

12. — L’effetto «Corbino». — Ma l’ipotesi del Drude ha avuto una brillante conferma. Il Corbino, studiando l’effetto che la natura diversa e l’efficienza diversa delle due correnti corpuscolari producevano nel caso del fenomeno Hall, ragionava così. La diversa mobilità dei corpuscoli dei due segni produce una deviazione della legge di Kirchhoff, secondo la quale le linee di corrente e quelle equipotenziali dovrebbero costituire una rete ortogonale. Ora le leggi di Kirchhoff hanno il loro fondamento sulla legge di Ohm. Se ricerchiamo l’influenza di questa specie di polarità dei ioni su fenomeni elettrici di altro tipo, che non siano quelli legati alla legge di Ohm, si dovranno verificare delle anomalie del tipo di quella di Hall. La polarità nel moto delle due specie di ioni veniva espressa dal Corbino con ciò che egli chiama il momento ionico. Se in un metallo circola una corrente e chiamiamo con la conducibilità del metallo, e con e le frazioni di corrente dovute al trasporto di elettricità dei corpuscoli positivi e dei negativi, e con ed la velocità acquistate dalle due specie di corpuscoli in un campo unitario, si potrà chiamare momento dei ioni positivi l’espressione

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