Pagina:Alighieri, Dante – La Divina Commedia, 1933 – BEIC 1730903.djvu/21: differenze tra le versioni

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Ma quell’anime, ch’eran lasse e nude,
Ma quell’anime, ch’eran lasse e nude,
cangiar colore e dibattieno i denti,
cangiar colore e dibattieno i denti,
{{R|102}}ratto che’nteser le parole crude:
{{R|102}}ratto che’ nteser le parole crude:
bestemmiavano Dio e lor parenti,
bestemmiavano Dio e lor parenti,
l’umana spezie, il luogo, il tempo e ’l seme
l’umana spezie, il luogo, il tempo e ’l seme
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{{R|120}}anche di qua nuova schiera s’aúna.
{{R|120}}anche di qua nuova schiera s’aúna.
«Figliuol mio,» disse il maestro cortese
«Figliuol mio,» disse il maestro cortese
«quelli che niuoion ne l’ira di Dio
«quelli che muoion ne l’ira di Dio
{{R|123}}tutti convegnon qui d’ogni paese;
{{R|123}}tutti convegnon qui d’ogni paese;
e pronti sono a trapassar lo rio,
e pronti sono a trapassar lo rio,
ché la divina giustizia li sprona
ché la divina giustizia li sprona
{{R|126}}si che la tema si volve in disio.
{{R|126}} che la tema si volve in disio.
Quinci non passa mai anima bona:
Quinci non passa mai anima bona:
e però, se Caron di te si lagna,
e però, se Caron di te si lagna,