Pagina:Poeti minori del Settecento I.djvu/51: differenze tra le versioni

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-II - INNI E ODI
 <poem>
+     Cosí di bei fantasimi
-Cosi di bei fantasimi
 i miti sogni a lui si coloravano;
-a lui ne* sensi vigili
+a lui ne’ sensi vigili
 scorrea di modo e d’ordine
-{{R|70}}limpida vena che dal cielo usci.
+{{R|70}}limpida vena che dal cielo uscí.
-Ben a risponder sorde
+     Ben a risponder sorde
 son di color le orecchie,
+c’ha in ira il cielo, a le vocali corde;
-e’ ha in ira il cielo, a le vocali corde;
 o solo in lor risvegliano,
 {{R|75}}malnate passioni, odio e furor.
+     M’oda Tifeo, che or agita
-M’oda Tifeo, che or agita
 sotto l’Etna nivale il fianco indomito,
 e fumo versa e vortici
 di procella fiammifera,
 {{R|80}}de le campagne sicule terror.
-Di lunga luce il sole
+     Di lunga luce il sole
 possa quest’occhi pascere,
 per far, musica dea, di te parole!
 Di tua possanza i secoli,
-{{R|85}}che giá varcáro, interrogar saprò.
+{{R|85}}che giá varcâro, interrogar saprò.
+     Qual non daran memoria,
-Qual non daran memoria,
 ch’io poi consegni a l’avvenir tardissimo?
 Dea, tu reggesti al nascere,
 tu il mondo serbi e moderi,
-{{R|90}}che il disordine rio turbar noi può.
+{{R|90}}che il disordine rio turbar nol può.
-E quando fia sepolta
+     E quando fia sepolta
 ne l’ultimo silenzio
 natura da le sue ceneri involta,
 e sole e stelle e oceano
 {{R|95}}nel caos, confusa mole, arsi cadran,
+     tu d’inaudito strepito
-tu d’inaudito strepito
 le tube animerai del fato gravide,
 che, donde emerse, il rapido