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d’una montagna viene un lago dinanzi a questo monistero, e non mena niuno pesce di niuno tempo se no di quaresima, e comincia lo primo dí di quaresima e dura sino al sabato santo, e ve ne viene in grande abbondanza. Dal dí innanzi non ve se ne vede nè trova veruno, per maraviglia, insino all’altra quaresima. E sappiate che ’l mare che io v’ho contato si chiama lo mare di Geluchelan (Ghel o Ghelan), e gira settecento miglia, ed è di lungi d’ogni mare bene dodici giornate, ed entravi dentro molti gran fiumi. E nuovamente mercatanti di Genova navicáro per quel mare. Di lá viene la seta che si chiama<ref>''Y''. ghellé.</ref> «ghele». Abbiamo contato degli confini che sono d’Ermenia di verso il levante; or diremo di confini che sono di verso mezzodí e levante. |
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