Pagina:Odi di Pindaro (Romagnoli) I.djvu/73: differenze tra le versioni

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<poem>
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sovente le ciprie canzoni si levano a gloria
sovente le ciprie canzoni si levano a gloria
di Cinira bello,
di Cinira bello,
cui F^bo, che d’oro ha le chiome, dilesse dal cuore profondo.
cui Febo, che d’oro ha le chiome, dilesse dal cuore profondo.


''Epodo''
''Epodo''

di Cinira, allievo e ministro
di Cinira, allievo e ministro
di Cipride — mira la Caritè,
di Cipride — mira la Clàrite,
e premia le nobili gesta:
e premia le nobili gesta:
e te, di Deinòmene figlio, dinanzi alle case di Locri
e te, di Deinòmene figlio, dinanzi alle case di Locri
Zefiria, la vergine or canta,
Zefiria, la vergine or canta,
che, salva dai rischi di guerra,
che, salva dai rischi di guerra,
mercè di tua possa, può il ciglio levare secura. —
mercè di tua possa, può il ciglio levare secura. —
Si narra che Issi’one, via tratto dall’ali del disco
Si narra che Issíone, via tratto dall’ali del disco
perenne rotanle, per legge dei Superi,
perenne rotante, per legge dei Superi,
insegni ai mortali tal norma:
insegni ai mortali tal norma:
che devesi rendere grata
che devesi rendere grata
mercede a chi bene ti fece.
mercede a chi bene ti fece.

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''Strofe''
''Strofe''

Chiaro ei l’apprese: ché vita felice gli aveano a sé presso
Chiaro ei l’apprese: ché vita felice gli aveano a sé presso
largita i Cronidi;
largita i Cronidi;