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<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|3623}}-->tre le lingue antica e propria <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|3624}} e natia ec., parmi evidente che ''vermiculus'' per ''rubicondo, purpureo'' ec. fu dell’''antico'' volgare latino altrettanto che de’ moderni, e di là viene. Vedi il glossario se ha nulla. Vedi anche il {{AutoreCitato|Egidio Forcellini|Forcellini}} circa il proprio color della ''porpora'' o ''purpureo'', in ''purpura, purpureus'' ec. Secondo lui però la porpora si faceva non con vermi, ma con una sorta di conca marina detta ''purpura''. Il color ''coccineus'' si facea colla grana. Il ''conchyliatus'' colla stessa conchiglia detta ''purpura'', o con altra simile ec. Certo la nostra ''cocciniglia'' è un color fatto d’una specie di vermi, che anch’essi si chiamano ''cocciniglie''. Cosí ''conchylium'' è la conchiglia e il colore che se ne fa. Cosí dunque ''vermiculus'' fu il verme e il colore. Similmente ''coccum, conchylium'', κογχύλιον, sono sí la grana o la conchiglia, sí la lana, il panno, la veste, il filo, tinti con esse. ''Fucus'' si trova eziandio pel colore fatto del fuco (7 ottobre 1823). Vedi p. {{ZbLink|3632}}.
<section begin="1" /><!--{{ZbPagina|3623}}-->tre le lingue antica e propria <section end="1" /><section begin="2" />{{ZbPagina|3624}} e natia ec., parmi evidente che ''vermiculus'' per ''rubicondo, purpureo'' ec. fu dell’''antico'' volgare latino altrettanto che de’ moderni, e di là viene. Vedi il glossario se ha nulla. Vedi anche il {{AutoreCitato|Egidio Forcellini|Forcellini}} circa il proprio color della ''porpora'' o ''purpureo'', in ''purpura, purpureus'' ec. Secondo lui però la porpora si faceva non con vermi, ma con una sorta di conca marina detta ''purpura''. Il color ''coccineus'' si facea colla grana. Il ''conchyliatus'' colla stessa conchiglia detta ''purpura'', o con altra simile ec. Certo la nostra ''cocciniglia'' è un color fatto d’una specie di vermi, che anch’essi si chiamano ''cocciniglie''. Cosí ''conchylium'' è la conchiglia e il colore che se ne fa. Cosí dunque ''vermiculus'' fu il verme e il colore. Similmente ''coccum, conchylium'', κογχύλιον, sono sí la grana o la conchiglia, sí la lana, il panno, la veste, il filo, tinti con esse. ''Fucus'' si trova eziandio pel colore fatto del fuco (7 ottobre 1823). Vedi p. {{ZbLink|3632}}.




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{{ZbPensiero|3624/2}} Il ''v'' non fu che un’aspirazione che si metteva, per evitare l’iato, fra piú vocali; e tralasciavasi spessissimo ec. ec. come altrove in piú luoghi. <section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|3625}} Vedi il {{AutoreCitato|Egidio Forcellini|Forcellini}} in ''Fuam'' (7 ottobre 1823).
{{ZbPensiero|3624/2}} Il ''v'' non fu che un’aspirazione che si metteva, per evitare l’iato, fra piú vocali; e tralasciavasi spessissimo ec. ec., come altrove in piú luoghi. <section end="2" /><section begin="3" />{{ZbPagina|3625}} Vedi il {{AutoreCitato|Egidio Forcellini|Forcellini}} in ''Fuam'' (7 ottobre 1823).




{{ZbPensiero|3625/1}} Alla p. {{ZbLink|2821}}. fine. Nótisi il significato continuativo di ''confuto'' nell’esempio di Titinnio appo il {{AutoreCitato|Egidio Forcellini|Forcellini}} dove questo verbo sta nel senso proprio, e questo si è quello di ''confundo'', ma continuato, come ''excepto'' in un luogo di {{AutoreCitato|Publio Virgilio Marone|Virgilio}} da me altrove esaminato, per ''excipio''. Nótisi ancora che nell’improprio suo ma piú comune significato, ''confuto'' è vero continuativo di ''confundo''. Anche noi diciamo (e cosí i francesi ec). ''confondere uno colle ragioni, confondere le ragioni di uno, confondere l’avversario'' ec. e ciò vale ''confutare'', ma questo esprime azione e quello è quasi un<section end=3 />
{{ZbPensiero|3625/1}} Alla p. {{ZbLink|2821}}, fine. Notisi il significato continuativo di ''confuto'' nell’esempio di Titinnio appo il {{AutoreCitato|Egidio Forcellini|Forcellini}}, dove questo verbo sta nel senso proprio, e questo si è quello di ''confundo'', ma continuato, come ''excepto'' in un luogo di {{AutoreCitato|Publio Virgilio Marone|Virgilio}}, da me altrove esaminato, per ''excipio''. Notisi ancora che nell’improprio suo ma piú comune significato, ''confuto'' è vero continuativo di ''confundo''. Anche noi diciamo (e cosí i francesi ec.) ''confondere uno colle ragioni, confondere le ragioni di uno, confondere l’avversario'' ec., e ciò vale ''confutare'', ma questo esprime azione e quello è quasi un<section end="3" />