Salmi (Diodati 1821)/capitolo 81
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SALMO 81.
Dio rimprovera ad Israele la sua ingratitudine e le sue ribellioni.
Salmo di Asaf, dato al Capo de’ Musici, sopra Ghittit.
1 CANTATE lietamente a Dio nostra forza; date grida di allegrezza all’Iddio di Giacobbe.
2 Prendete a salmeggiare, ed aggiugnetevi il tamburo, la cetera dilettevole, col saltero.
3 Sonate colla tromba alle calendi, nella nuova luna, al giorno della nostra festa.
4 Perciocchè questo è uno statuto dato ad Israele, una legge dell’Iddio di Giacobbe1.
5 Egli lo costituì per una testimonianza in Giuseppe, dopo ch’egli fu uscito fuori contro al paese di Egitto; allora che io udii un linguaggio che io non intendeva.
6 Io ho ritratte, dice Iddio, le sue spalle da’ pesi; le sue mani si son dipartite dalle corbe.
7 O popol mio, tu gridasti essendo in distretta, ed io te ne trassi fuori2; io ti risposi, stando nel nascondimento del tuono; io ti provai alle acque di Meriba3. (Sela.)
8 Io ti dissi: Ascolta, popol mio, ed io ti farò le mie protestazioni; o Israele, attendessi tu pure a me!
9 Non siavi fra te alcun dio strano, e non adorare alcun dio forestiere.
10 Io sono il Signore Iddio tuo, che ti ho tratto fuor del paese di Egitto4; allarga pur la tua bocca, ed io l’empierò.
11 Ma il mio popolo non ha atteso alla mia voce; ed Israele non mi ha acconsentito.
12 Onde io li ho abbandonati alla durezza del cuor loro; acciocchè camminino secondo i lor consigli5.
13 Oh! avesse pure ubbidito il mio popolo, e fosse Israele camminato nelle mie vie!
14 Io avrei in uno stante abbattuti i lor nemici, ed avrei rivolta la mia mano contro a’ loro avversari.
15 Quelli che odiano il Signore si sarebbero infinti inverso loro; e il tempo loro sarebbe durato in perpetuo.
16 E Iddio li avrebbe cibati di grascia di frumento; e dalla roccia, dice egli, io ti avrei satollato di mele.
Note
- ↑ Lev. 23. 24. Num. 10. 10.
- ↑ Es. 2. 23. Sal. 50. 15.
- ↑ Es. 17. 6, 7.
- ↑ Es. 20. 2, ecc.
- ↑ Rom. 1. 24, ecc.