Salmi (Diodati 1821)/capitolo 37
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SALMO 37.
Il peccatore, benchè prosperi, non deve essere invidiato: in ultimo saran felici solo i giusti.
Salmo di Davide.
1 NON crucciarti per cagion de’ maligni; non portare invidia a quelli che operano perversamente;
2 Perciocchè saran di subito ricisi come fieno, e si appasseranno come erbetta verde.
3 Confidati nel Signore, e fa bene; tu abiterai nella terra, e vi pasturerai in confidanza.
4 E prendi il tuo diletto nel Signore, ed egli ti darà le domande del tuo cuore.
5 Rimetti la tua via nel Signore; e confidati in lui, ed egli farà ciò che bisogna1;
6 E produrrà fuori la tua giustizia, come la luce; e la tua dirittura, come il mezzodì.
7 Attendi il Signore in silenzio2; non crucciarti per colui che prospera nella sua via, per l’uomo che opera scelleratezza.
8 Rimanti dell’ira, e lascia il cruccio; non isdegnarti, sì veramente, che tu venga a far male3.
9 Perciocchè i maligni saranno sterminati; ma coloro che sperano nel Signore possederanno la terra.
10 Fra breve spazio l’empio non sarà più; e se tu poni mente al suo luogo, egli non vi sarà più.
11 Ma i mansueti possederanno la terra4, e gioiranno in gran pace.
12 L’empio fa delle macchinazioni contro al giusto, e digrigna i denti contro a lui.
13 Il Signore si riderà di lui; perciocchè egli vede che il suo giorno viene.
14 Gli empi hanno tratta la spada, ed hanno teso il loro arco, per abbattere il povero afflitto ed il bisognoso; per ammazzar quelli che camminano dirittamente.
15 La loro spada entrerà loro nel cuore, e gli archi loro saranno rotti.
16 Meglio vale il poco del giusto, che l’abbondanza di molti empi5.
17 Perciocchè le braccia degli empi saranno rotte; ma il Signore sostiene i giusti.
18 Il Signore conosce i giorni degli uomini intieri; e la loro eredità sarà in eterno.
19 Essi non saran confusi nel tempo dell’avversità; e saranno saziati nel tempo della fame.
20 Ma gli empi periranno; ed i nemici del Signore, come grasso d’agnelli, saranno consumati, e andranno in fumo.
21 L’empio prende in prestanza, e non rende; ma il giusto largisce, e dona.
22 Perciocchè i benedetti dal Signore erederanno la terra; ma i maledetti da lui saranno sterminati.
23 I passi dell’uomo, la cui via il Signore gradisce, son da lui addirizzati.
24 Se cade, non è però atterrato6; perciocchè il Signore gli sostiene la mano.
25 Io sono stato fanciullo, e sono eziandío divenuto vecchio, e non ho veduto il giusto abbandonato, nè la sua progenie accattare il pane.
26 Egli tuttodì dona e presta; e la sua progenie è in benedizione.
27 Ritratti dal male, e fa il bene; e tu sarai stanziato in eterno.
28 Perciocchè il Signore ama la dirittura, e non abbandonerà i suoi santi; essi saranno conservati in eterno; ma la progenie degli empi sarà sterminata.
29 I giusti erederanno la terra; ed abiteranno in perpetuo sopra essa.
30 La bocca del giusto risuona sapienza7, e la sua lingua pronunzia dirittura.
31 La Legge dell’Iddio suo è nel suo cuore8; i suoi passi non vacilleranno.
32 L’empio spia il giusto, e cerca di ucciderlo.
33 Il Signore non glielo lascerà nelle mani, e non permetterà che sia condannato, quando sarà giudicato.
34 Aspetta il Signore9, e guarda la sua via, ed egli t’innalzerà, acciocchè tu eredi la terra; quando gli empi saranno sterminati, tu lo vedrai.
35 Io ho veduto l’empio possente, e che si distendeva come un verde lauro;
36 Ma egli è passato via; ed ecco, egli non è più; ed io l’ho cercato, e non si è ritrovato.
37 Guarda l’integrità, e riguarda alla dirittura; perciocchè vi è mercede per l’uomo di pace10.
38 Ma i trasgressori saranno distrutti tutti quanti; ogni mercede è ricisa agli empi.
39 Ma la salute de’ giusti è dal Signore11; egli è la lor fortezza nel tempo dell’afflizione;
40 Ed il Signore li aiuta e li libera; li libera dagli empi, e li salva; perciocchè hanno sperato in lui.
Note
- ↑ Mat. 6. 25. Luc. 12. 22. 1 Piet. 5. 7.
- ↑ Lam. 3. 26.
- ↑ Ef. 4. 26.
- ↑ Mat. 5. 5.
- ↑ Prov. 15. 16; 16. 8.
- ↑ Sal. 4. 19, 20. 2 Cor. 4. 9.
- ↑ Mat. 12. 35.
- ↑ Deut. 6. 6. Sal. 40. 8.
- ↑ Prov. 20. 22. Abac. 2. 3.
- ↑ Is. 32. 17.
- ↑ Dan. 3. 17, 28; 6. 23.