Salmi (Diodati 1821)/capitolo 38

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SALMO 38.

Dolore e pentimento per il peccato commesso. Ricorso a Dio per ottener perdono e salvezza.

Salmo di Davide, da rammemorare.

1 SIGNORE, non correggermi nella tua indegnazione1; e non castigarmi nel tuo cruccio.

2 Perciocchè le tue saette son discese in me, e la tua mano mi si è calata addosso.

3 Egli non vi è nulla di sano nella mia carne, per cagione della tua ira; le mie ossa non hanno requie alcuna, per cagion del mio peccato.

4 Perciocchè le mie iniquità trapassano il mio capo; sono a guisa di grave peso, son pesanti più che io non posso portare2.

5 Le mie posteme putono, e colano, per la mia follia.

6 Io son tutto travolto e piegato; io vo attorno tuttodì vestito a bruno;

7 Perciocchè i miei fianchi son pieni d’infiammagione; e non vi è nulla di sano nella mia carne.

8 Io son tutto fiacco e trito; io ruggisco per il fremito del mio cuore.

9 Signore, ogni mio desiderio è nel tuo cospetto; ed i miei sospiri non ti sono occulti.

10 Il mio cuore è agitato, la mia forza mi lascia; la luce stessa de’ miei occhi non è più appo me.

11 I miei amici ed i miei compagni se ne stanno di rincontro alla mia piaga3; ed i miei prossimi si fermano da lungi4.

12 E questi che cercano l’anima mia mi tendono delle reti; e quelli che procacciano il mio male parlano di malizie, e ragionano di frodi tuttodì.

13 Ma io, come se fossi sordo, non ascolto; e son come un mutolo che non apre la bocca5.

14 E son come un uomo che non ode; e come uno che non ha replica alcuna in bocca.

15 Perciocchè, o Signore, io ti aspetto, tu risponderai, o Signore Iddio mio.

16 Perciocchè io ho detto: Fa che non si rallegrino di me; quando il mio piè vacilla, essi s’innalzano contro a me.

17 Mentre son tutto presto a cadere, e la mia doglia è davanti a me del continuo;

18 Mentre io dichiaro la mia iniquità, e sono angosciato per lo mio peccato6;

19 I miei nemici vivono, e si fortificano; e quelli che mi odiano a torto s’ingrandiscono.

20 Quelli, dico, che mi rendono mal per bene; che mi sono avversari, in iscambio di ciò che ho loro procacciato del bene.

21 Signore, non abbandonarmi; Dio mio, non allontanarti da me.

22 Affrettati al mio aiuto, o Signore, mia salute7.