Rime varie (Alfieri, 1912)/XCIX. A Pisa, col tempo cattivo
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Vittorio Alfieri - Rime varie (1776-1799)
XCIX. A Pisa, col tempo cattivo
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XCIX [cxxxiv].1
A Pisa, col tempo cattivo.
Mezzo dormendo ancor domando: Piove?
Tutta la intera notte egli è piovuto.2
Sia maledetto Pisa! ognor ripiove;
4 Anzi, a dir meglio, e’ non è mai spiovuto.
Almen, quando adirato il pluvio Giove
Fea d’abitanti l’universo muto,
Acqua in ciel fabbricando in fogge nuove,
8 Quell’acquosa sua rabbia ha un modo avuto:3
Ma qui, non degni or di affogar ci crede,
Né di goder del Sol la dolce vista;
11 Purché4 in molle ei ci tenga, e il capo e il piede.
Siam forse noi di quella specie trista,
Che né in ben né in mal far mai non eccede,
14 Sí che di noja il Ciel sol ci contrista?5
Note
- ↑ Nel ras.: «31 dicembre, in Pisa».
«Il soggiorno di Siena senza il mio Gori, mi si fece immediatamente insoffribile. Volli tentare d’indebolirne alquanto il dolore, senza punto scemarmene la memoria, col cangiare e luoghi ed oggetti. Mi trasferii perciò nel novembre in Pisa [nel palazzo Prini, in via S. Maria] risolutomi di starvi quell’inverno; ed aspettando che un miglior destino mi restituisse a me stesso; che privo d’ogni pascolo del cuore, veramente non mi potea riputar vivo», (Aut., IV, 14°). Intorno al soggiorno del l’A. a Pisa, vegg. Vitt. Cian, in Nuova antologia del 16 ottobre 1903.) - ↑ 2. Questo verso contiene la risposta del servitore, andato a svegliare il Poeta.
- ↑ 5-8. Allude l’A. al mito del diluvio universale, scatenato da Giove per disperdere le generazioni umane troppo guaste e per ripopolare, in appresso, di nuove genti la terra: solo Deucalione, figlio di Prometeo, avvertito dell’intenzione di Giove, poté mettersi in salvo entro un’arca con la moglie Pirra. — Modo, misura o anche termine, fine.
- ↑ 11. Purché, basta che.
- ↑ 12-14. L’A. allude a quei peccatori che Dante trova nell’antinferno, vissuti «senza infamia e senza lodo» e di cui Virgilio dice:
Questi non hanno speranza di morte,
E la lor cieca vita è tanto bassa,
Che invidiosi son d’ogni altra sorte.
Fama di loro il mondo esser non lassa;
Misericordia e giustizia gli sdegna...