Rime varie (Alfieri, 1912)/CXCIX. Si prepara serenamente alla morte

CXCIX. Si prepara serenamente alla morte

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CXCIX. Si prepara serenamente alla morte
CXCVIII. Sosterrà impavido i rigori dell'avversa fortuna CC. Che sia Patria

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CXCIX.1

Si prepara serenamente alla morte.

Già il ferétro, e la Lapida,2 e la Vita
Che scritta resti, preparando io stommi;
Né inaspettata sopraggiunger puommi
4 Omai Colei, ch’ogni3 indugiare irríta.
La schiavesca4 Tirannide inaudita,
Che tutti schiaccia al par minimi e sommi,
Di ciò ringrazio, che il poter lasciommi
8 Di furarle almen una anima ardita.
Ma non inulta l’Ombra mia, né muta,
Starassi, no: fia dei Tiranni scempio
11 La sempre viva mia voce temuta.5

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Né lunge molto al mio cessar,6 d’ogni empio
Veggio la vil possanza al suol caduta,
14 Me forse altrui di liber’uomo Esempio.7


Note

  1. Nel ms.: «dí 16 luglio, in Boboli»: «Ὣς παγὶς γὰρ ἐπελεύσεται ἐπὶ πάντας τοὺς καθημένους ἐπὶ πρόσωπον τῆς γῆς. Λοῦκας, XXI, 35 (A guisa di laccio egli sopraggiungerà a tutti coloro che abitano sopra la faccia di tutta la terra)».

    «Non avendo io mai dissimulato il mio odio e disprezzo per codesti schiavi malnati, volli aspettarmi da loro ogni violenza, ed insolenza, cioè prepararmi bene al solo modo che vi sarebbe di non le ricevere. Non provocato, tacerei; ricercato in qualunque maniera, darei segno di vita e di libero. Disposi dunque tutto per vivere incontaminato, e libero, e rispettato, ovvero per morir vendicato [mercé la pubblicazione del Misogallo] se fosse bisognato. La ragione che mi indusse a scrivere la mia vita, cioè perché altri non la scrivesse peggio di me, mi indusse allora altresí a farmi la mia lapide sepolcrale, e cosí alla mia Donna». (Aut., IV, 27°). L’autobiografia fu incominciata il 5 aprile del 1790, ma già sin dal luglio del 1789 doveva essere tutta stesa dinanzi alla mente dello scrittore: l’epigrafe che l’A. aveva preparato per sé, era la seguente:

    Quiescit . hic . tandem

    VICTORIUS . ALFERIUS . ASTENSIS

    Musarum . ardentissimus . cultor

    Veritati . tantummodo . obnoxius

    Dominantibus . idcirco . viris

    Peraeque . ac . inservientibus . omnibus

    Invisus . merito

    Multitudini

    Eo . quod . nulla . unquam . gesserit

    Publica . negotia

    Ignotus

    Optimis . perpaucis . acceptus

    Nemini

    Nisi . fortasse . sibimet . ipsi

    Despectus

    Vixit . Annos .... Menses .... Dies....

    Obiit .... die .... mensis ....

    Anno Domini MDCCC ....

    Ma, disobbedendo, anche in questo, la volontà, che doveva esserle sacra, dell’estinto Poeta, la Contessa fece incidere nel 1810 sulla tomba di lui, opera del Canova, un’altra epigrafe piú boriosa, e meno espressiva:

    VICTORIO . ALFERIO . ASTENSI

    Aloisia . E. Principibus . Stolbergis

    Albaniae . Comitissa

    m . p . c . an . mdcccx

  2. 1. Il ferétro, la tomba. Lapida dice il popolo fiorentino invece di lapide, e si trova anche presso alcuni scrittori: cosí il Cellini nella Vita: «... gli feci fare una bellissima lapida di marmo».
  3. 4. Che, quarto caso.
  4. 5. Schiavesca, vocabolo usato dall’A. anche in prosa: «Muniti cosí di tutte queste schiavesche patenti» (Aut., IV, 22).
  5. 9-11. Potrebbe essere qui un’allusione al Misogallo, al quale, come sopra dicemmo, voleva l’A. affidate le sue postume vendette, ma che allora dava a leggere solo a pochi amici sicuri, dopo essersi fatto dichiarare per iscritto che non l’avrebbero, per nessun motivo, posto in circolazione. (Vegg. la lett. a Teresa Mocenni, del 17 febbraio 1800).
  6. 12. Cessar, morire.
  7. 14. Verso che richiama l’altro del Foscolo, nei Sepolcri:
    E di liberal carme l’esempio.