Rime varie (Alfieri, 1912)/CXCIII. Come il sapiente accoglie la Morte

CXCIII. Come il sapiente accoglie la Morte

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CXCIII. Come il sapiente accoglie la Morte
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CXCIII.1

Come il sapiente accoglie la Morte.

Chiuso in se stesso, e non mai solo, il Saggio
Tacita gioia inesplicabil gode
Nel riandare il suo terreno viaggio
4 Pur che affatto ei non sia scevro di lode.
Guida e conforto gli balena un raggio
Per cui di Morte i Messi intrepid’ode;
Qual de’ avvenir di liberato ostaggio,
8 Che al dolce suol natío con plauso approde.2
Qual ch’egli accolga opinïone in mente
Su la caligin degli eterni giorni,3
11 Lieto al tornar dond’ei movea consente.

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Che, dopo gli anni di bell’opre adorni,
Presumer de’ che, figlio del Presente,
14 L’Avvenir vie piú fausto a lui raggiorni.4


Note

  1. Nel ms.: «3 ottobre, alle Cascine».
  2. 8. Approde, torni.
  3. 9-10. Qualunque opinione egli abbia sul misterioso al-di-là.
  4. 14. Raggiorni, risplenda, come altrove.