Rime (Bindo Bonichi)/Canzoni/Cenni bibliografici
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INDICE
DELLE CANZONI
E LORO CENNI BIBLIOGRAFICI
Canzone Prima (Pag. 13).
Questa Canzone fu pubblicata per la prima volta da Federigo Ubaldini, ed inserita nella sua raccolta di Rime del Petrarca estratte da un suo originale ec.; Roma, Grignani, 1662, in fogl. E nella ristampa di esse, fatta in Torino, Tipografia Reale, 1750, in 8., ove sta dalla pag. 131 alla 133, mutila di alcuni versi. Si ristampò altresì nel vol. 3, alla pag. 147 e seguenti della Raccolta di Rime antiche Toscane, fatta dal marchese di Villarosa; Palermo, Assenzio, 1817, vol. 4, in 4.
Canzone Seconda (Pag. 20).
Vide questa Canzone per la prima volta la luce per opera di Mons. Telesforo Bini, il quale la inserì alla pag. 50 del suo volume di Rime e Prose del buon secolo della lingua, tratte da manoscritti; Lucca, Giusti, 1852, in 8. Il prof. Giosuè Carducci la ristampò da pag. 166 a 169 della sua raccolta di Rime di M. Cino da Pistoia e d’altri del secolo XIV; Firenze, Barbèra, 1862, in 32.
Canzone Terza (Pag. 27).
Leggesi stampata nella suddetta raccolta fatta dall’Ubaldini; e da pag. 134 a 136 della ristampa di Torino; non che a pag. 149 e seguenti della Raccolta di Rime Toscane, più sopra mentovata, nel medesimo vol. terzo.
Canzone Quarta (Pag. 33).
Si pubblicò per la prima volta da Mons. Telesforo Bini, a pag. 50, della predetta raccolta di Rime e Prose del buon secolo.
Canzone Quinta (Pag. 39).
Trovasi a pag. 51 della suddetta raccolta di Mons. Telesforo Bini.
Canzone Sesta (Pag. 46).
Si pubblicò per la prima volta da Mons. Leone Allacci a pag. 101 de’ Poeti antichi raccolti da’ codici Mss. della Biblioteca Vaticana e Barberina; Napoli, Sebastiano Alecci, 1661, in 8. E poscia nella sopra indicata Raccolta del Villarosa, alla pag. 142 e seguenti del vol. 3. E nel Parnaso Italiano dell’Andreola, al vol. 8, pag. 123 e seguenti; Venezia, Andreola, 1820. E a pag. 463 de’ Lirici del secolo primo, secondo e terzo; Venezia, Antonelli, 1846, in 8.
Canzone Settima (Pag. 52).
Questa, per quanto è alla cognizione mia, non fu sin qui stampata.
Canzone Ottava (Pag. 59).
Si stampò per la prima volta nella sopraddetta raccolta di Rime e Prose del buon secolo, edita per cura del Bini, e vi sta alla pag. 52.
Canzone Nona (Pag. 65).
Trovasi alla pag. 100 della sopraindicata raccolta dell’AllacciFonte/commento: Pagina:Rime-di-Bindo-Bonichi.djvu/262. E tra le Rime del Petrarca edite dall’Ubaldini più sopra ricordate. E a pag. 128 della ristampa fattane in Torino nel 1750. E nella allegata ediz. della Raccolta di Rime antiche edite dal Villarosa, alla pag. 144 e seguenti del vol. 3. E nel suddetto Parnaso italiano dell’Andreola, alla pag. 128 e seg. del vol. 8. E ne’ Lirici del secolo primo, secondo e terzo dell’Antonelli, alla pag. 464 e segu. E in Cino da Pistoia ed altre Rime d’antichi raccolte dal Carducci, alla pag. 155 e seg.
Canzone Decima (Pag. 71).
Leggesi edita per la prima volta tra le Rime e Prose del buon secolo raccolte da Mons. Telesforo Bini, più sopra allegate, e vi sta alla pag. 53 e seg. E alla pag. 162 e seg. delle Rime di M. Cino da Pistoia, ecc. raccolte dal prof. Carducci, più sopra allegate.
Canzone Undecima (Pag. 76).
Sta fra le Rime e Prose del buon secolo, raccolte da Monsignor Telesforo Bini, e trovasi alla pag. 53 e seg.
Canzone Duodecima (Pag. 81).
Fu pubblicata per la prima volta dall’Ubaldini nel libro sopranominato delle Rime di Francesco Petrarca, edito in Roma dal Grignani nel 1662; e nella ristampa fattane in Torino nel 1750, dove sta alla pag. 137 e seg. E poscia tra la Raccolta di Rime antiche Toscane edite dal Villarosa, alla pag. 151 e seg. del vol. 3.
Canzone Decimaterza (Pag. 87).
Sta a pag. 55 delle soprallegate Rime e Prose raccolte da Mons. Telesforo Bini.
Canzone Decimaquarta (Pag. 93).
Si pubblicò per la prima volta, dalla pag. 1 alla 4, fra le Poesie Minori del secolo XIV, raccolte e collazionate sopra i migliori codici da E. Sarteschi; Bologna, Romagnoli, 1867, in 16.
Canzone Decimaquinta (Pag. 99).
Fu inserita dal Lami, sotto nome di Alberto della Piagentina, a pag. 12 del Catalogus Codicum manuscriptorum qui in Bibliotheca Riccardiana Florentiae adservantur ec.; Liburni, Sanctinii, 1756, in 4. E alla pag. 55 e seg. delle sopra allegate Rime e Prose raccolte dal Bini.
Canzone Sedicesima (Pag. 104).
Leggesi alla pag. 56 e seg. della più volte registrata raccolta di Rime e prose del Bini.
Canzone Diciasettesima (Pag. 109).
Trovasi alla pag. 57 della sopradetta raccolta del Bini.
Canzone Diciottesima (Pag. 115).
È altresì nella suddetta raccolta di Rime e Prose del Bini, e vi sta dalla pag. 58 alla 59.
Canzone Diciannovesima (Pag. 121).
Si pubblicò per la prima volta alla pag. 59 dal prefato mons. Bini nella raccolta sopramentovata, e si ristampò appresso dal prof. cav. Giosuè Carducci tra le Rime di varii poeti antichi editi dopo le Rime di Messer Cino da Pistoia, più sopra allegate; vi si legge dalla pag. 170 alla 173.
Canzone Vigesima (Pag. 127)
Vide questa Canzone per la prima volta la luce a cura del professor Francesco Corazzini, che la inserì dalla pag. 272 alla 274 della Miscellanea di cose inedite o rare; Firenze, Baracchi, 1853, in 16. Sopra quest’edizione, omettendo la prima strofa, la ripubblicò il prof. Giosuè Carducci dalla pag. 159 alla 162 delle Rime di Messer Cino da Pistoia.
S’io fossi della mente tucto libero
Si come allo ’ntellecto converrebesi
Questo sermone a voi ben loderebbesi
Gia da doctrina ne manco ne scevero
Ma come in picciol fonte ch’io m’abevero
Così so pedicar appena intendesi
Ciascuna passione appena intendesi
L’alma cercar come v’è cupo il tevero
Dirò perciò non come il dire immutami
A vostra perfection sempre inchinandola
Pur che la solution di questo dicami
Se due sola una cosa adoperandola
Igualmente finita questo implicami
L’un con prudenza l’altro sollazzandola.