Rime (Bindo Bonichi)/Canzoni/Canzone vigesima
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CANZONE VIGESIMA
Questa Canzone sul Codice Parigino
non ha l’argomento1.
Poi Deo creò Adamo2
Lui che fu sua fattura
Di perfetta natura
Creder dovem che di tutto ’l dotasse3.
Di ver discerner amo4
Se l’uom che procura
Di viver con drittura
Fallir di suo predecessor dannasse5
L’uom seminando lo seme rinnova6
E perchè grano alcun sia con difetto7
Se poi nasce diretto8
Quel che succede dal difettuoso
A dir non buono quel ch’è virtuoso
Cotal iudicio mal fora corretto9.
Buon iudice ha rispetto
A dannar quello in cui il vizio trova10.
Tutti sem d’una massa,
Et l’uno all’altro equale,
Parlando generale,
Di libertà, e di nobilitade.
Fu di libertà cassa
D’antico temporale
Gente che visse male,
Et sottoposta a ch’insegni bontate11;
Se del non vertuoso nasce ’l bono;
Ovver del bon hom di virtù privato12
Qual sarà onorato
Tra ’l vertuoso, o chi da lui dipende?
Dassi danaio a chi derrata vende13
Non a chi dal vendente è dirivato.
Follia porta al mercato
Chi vi compra campana sanza suono14.
Elesse il popol uno
Il più degno d’onore
Che fusse protettore
Degli uomin buoni, e punitor de’ mali.
Or si trova ciascuno
Di legnaggio signore,
Ovvero imperadore
Divorator de’ minor animali15.
Il signor si perverte e vien tiranno16
Quando fà contra quel che gli è commesso17,
Et ciò adviene spesso
Per la lezion, che va per modo iniquo18.
Non si ellegge il miglior come d’antico19,
Ma per lignaggio, ovver qual’ è maggiore
Ten loco di pastore20
Tal ch’alla greggia fa disnor’ e danno21.
Se ’l Municipio è tale
Che conservi in ragione
Le singular persone,
Signor non v’ha che far secondo ’l vero22.
Ma la ragion non vale
Quando ’l maggior propone
Di cogliere in cagione
Que’ ch’è minor ch’ei fa del bianco nero23.
Sovente avven che l’uom, ch’à gran balia
Fà servo il liber per obbligamento,
Et apparne strumento
Onde poi chi succede il vuol per dritto;
Se poi divien più forte quello afflitto,
A chi ’l gravò fà simil gravamento;
Ond’io discerno e sento
Ch’ogni signoreggiar è tirannia.
De non sia l’ôm servile24
Da natura parlando
E ’l vero esaminando
Ciascun servo divien per accidente;
Alcun per esser vile
Molti ragion fallando,
O che tiraneggiando
L’attor per forza preme il pazïente
Et posto ch’uom per forza a hom non serva
È servo di lussuria o d’avarizia 25
O d’alcuna nequizia
Et tutti in general della paura.
È servo l’uom di qual vizio l’oscura
Et oscurato, aver non può letizia 26,
Perchè vive in trestitia 27
Onde sagg’è chi se liber conserva.
- Expliciunt cantilene morales Bindi Bonichi de Senis. Amen.
Note
- ↑ [p. 177 modifica]M. come l’uomo è libero per natura, e servo per accidente.
- ↑ [p. 177 modifica]R.3 Poi Dio. - M. id.
- ↑ [p. 177 modifica]R. Creder dovem che del tutto il dotasse.
- ↑ [p. 177 modifica]R.5 Aver.
- ↑ [p. 177 modifica]R. ed R.3 ed R.5 M. id. Fallir di suo predecessor dannasse. - L. Fallir di suo [il resto manca].
- ↑ [p. 177 modifica]M., R.5, R. ed R.3 L’uom seminando lo seme rinnova. - L. col Mss. Par.
- ↑ [p. 177 modifica]M., R.5, R. ed R.3 E perchè grano alcun sia con diffetto. - L. col Mss. Par.
- ↑ [p. 177 modifica]R.5 se egli nasce.
- ↑ [p. 177 modifica]R. Cotal judicio mal sarà corretto. - L. col Mss. Par. - R.5 mal sarie.
- ↑ [p. 177 modifica]R.3 In dannar. - M. di dannar.
- ↑ [p. 177 modifica]R. Et sottoposta a chi segui bontate. - L. col Par. - R.3 a chi seguì. - R.5 A chi seguì. - M. id.
- ↑ [p. 177 modifica]M. del bono hom.
- ↑ [p. 177 modifica]R.5 dassi il danaio.
- ↑ [p. 177 modifica]M. senza. - M.2 chi...... vi compra.
- ↑ [p. 178 modifica]M. de’ minori.
- ↑ [p. 178 modifica]M. Lo signor.
- ↑ [p. 178 modifica]R. Quando fa contra a quel che gli è commesso. – R.3 contro a quel.
- ↑ [p. 178 modifica]R. ed R.3 Per l'eletion che va per modo iniquo. – L. legge col Mss. Par.
- ↑ [p. 178 modifica]R.3 come d'antiquo. – così si provvede alla rima. – R.5 d'antiquo.
- ↑ [p. 178 modifica]R.3 Tien loco.
- ↑ [p. 178 modifica]R.5 fa disnore e danno.
- ↑ [p. 178 modifica]R. Signor non ha che far secondo 'l vero. – M. id.
- ↑ [p. 178 modifica]R.3 Quei ch’è. – Quel ch'è – il M.
- ↑ [p. 178 modifica]R. Ben non sia l’uom servile. – L. col Mss. Par. – R.3 ben non ecc. – R.5 Ben non. – M. id. – M.2 Deh non.
- ↑ [p. 178 modifica]R.5 di lussuria e d'avarizia.
- ↑ [p. 178 modifica]R.5 non può giustizia.
- ↑ [p. 178 modifica]R. Perchè vien da tristitia. – L. col Parig.