Rime (Andreini)/Sonetto LX
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Isabella Andreini - Rime (1601)
Sonetto LX
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SONETTO LX.
A
Che tardate neghittosi amanti? Ecco quanta chiudèa la terza sfera
Quì fiammeggia Beltà, quì gioia vera
Move da’ vaghi angelici sembianti,
Quì de le Stelle fisse, e de l’erranti
Si discopre il valor, beata schiera.
Ahi folle è ben chiunque amando spera
Trar da più chiare Fonti allegri pianti.
D’ogn’alma foco, e d’ogni cor catena
Son que’ begli occhi, e quegli aurei capelli
Ov’Amor, e le Grazie han posto il nido.
Non prenda più quest’amoroso lido
Il nome suo da la vicina arena;
Ma da gli Angeli homai per voi s’appelli.