Proverbi (Diodati 1821)/capitolo 1

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Proverbi capitolo 2
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Introduzione generale.


1
  I PROVERBI di Salomone1., figliuolo di Davide, Re d’Israele;

2 Per conoscere sapienza ed ammaestramento, Per intendere i detti di senno;

3 Per ricevere ammaestramento di buon senno, Di giustizia, di giudicio e di dirittura;

4 Per dare avvedimento a’ semplici. E conoscenza, ed accorgimento a’ fanciulli.

5 Il savio li udirà, e ne accrescerà la sua scienza2; E l’uomo intendente ne acquisterà buoni consigli, e governo;

6 Per comprender le sentenze ed i bei motti, Le parole de’ savi ed i lor detti oscuri.

Non ti lasciar sedurre dai peccatori.

7 IL timor del Signore è il capo della scienza3; Ma gli stolti sprezzano la sapienza e l’ammaestramento.

8 Ascolta, figliuol mio l’ammaestramento di tuo padre; E non lasciar l’insegnamento di tua madre;

9 Perciocchè saranno un fregio grazioso al tuo capo, E collane al tuo collo.

10 Figliuol mio, se i peccatori ti vogliono sedurre, Non acconsentir loro4.

11 Se dicono: Vieni con noi, poniamo agguati al sangue, Insidiamo di nascosto l’innocente impunitamente;

12 Tranghiottiamoli tutti vivi, come il sepolcro; E tutti intieri, a guisa di quelli che scendono nella fossa;

13 Noi troveremo ogni sorte di preziosi beni, Noi empieremo le nostre case di spoglie;

14 Tu trarrai la tua sorte con noi; Fra noi non vi sarà che una sola borsa;

15 Figliuol mio, non inviarti con loro; Rattieni il tuo piè dal lor sentiero.

16 Perciocchè i lor piedi corrono al male, E si affrettano a spandere il sangue5.

17 Perciocchè invano si tende la rete Dinanzi agli occhi d’ogni uccello;

18 Ma essi pongono agguati al lor proprio sangue, Ed insidiano nascosamente l’anima loro.

19 Tali sono i sentieri d’ogni uomo dato all’avarizia; Ella coglie l’anima di coloro in cui ella si trova6.

Invito ed esortazione della Sapienza.

20 LA somma Sapienza grida di fuori; Ella fa sentir la sua voce per le piazze7;

21 Ella grida in capo de’ luoghi delle turbe; Ella pronunzia i suoi ragionamenti nell’entrate delle porte, nella città,

22 Dicendo: Infino a quando, o scempi, amerete la scempietà? Ed infino a quando gli schernitori prenderanno piacere in ischernire, Ed i pazzi avranno in odio la scienza?

23 Convertitevi alla mia riprensione; Ecco, io vi sgorgherò lo spirito mio; Io vi farò assapere le mie parole.

24 Perciocchè io ho gridato, e voi avete ricusato di ascoltare; Io ho distesa la mano, e niuno ha porto attenzione;

25 Ed avete lasciato ogni mio consiglio, E non avete gradita la mia correzione8;

26 Io altresì riderò della vostra calamità; Io mi farò beffe, quando il vostro spavento sarà venuto;

27 Quando il vostro spavento sarà venuto, a guisa di ruina, E la vostra calamità sarà giunta, a guisa di turbo; Quando angoscia e distretta vi sarà sopraggiunta.

28 Allora essi grideranno a me, ma io non risponderò; Mi ricercheranno sollecitamente, ma non mi troveranno;

29 Perciocchè hanno odiata la scienza, E non hanno eletto il timor del Signore;

30 E non hanno gradito il mio consiglio, Ed hanno disdegnata ogni mia correzione.

31 Perciò, mangeranno del frutto delle lor vie, E saranno saziati de’ lor consigli.

32 Perciocchè lo sviamento degli scempi li uccide, E l’error degli stolti li fa perire.

33 Ma chi mi ascolta abiterà in sicurtà, E viverà in riposo, fuor di spavento di male.