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Testo del mese

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Squadra di sorveglianti donne nell'ambito del Minidoka Project, Idaho, 1918.

  Della divisione del lavoro in attribuzioni maschili e femminili    di Maffeo Pantaleoni (1908)

Si è spesso insistito su di una notevole inferiorità economica della donna, che, cioè, essa non saprebbe mantenere se stessa. I cambiamenti della tecnica smentiscono quest'affermazione. Questa inferiorità c'è o non c'è, a seconda del variare delle esigenze della tecnica economica e della corrispondenza a queste esigenze dell'uno e dell'altro sesso. La quale corrispondenza, come si è detto, solo in parte è originaria, o naturale, perché fisiologica e psicologica, e in parte è invece artificiale, ovvero quale la vogliamo fare essere, mediante la distribuzione della cultura e la educazione che diamo all'uno e all'altro sesso. La distribuzione dei sessi nelle varie professioni, o quella delle varie professioni tra i due sessi — che è dire l'istesso — può ritenersi che avvenga ognora in modo tale, che, concesso il tempo necessario occorrente per demolire gli ostacoli che frappongono al libero e rapido sostituirsi dei sessi nelle varie professioni le leggi, i costumi, le credenze religiose, i pregiudizi, i canoni di pseudo–scienze, i misoneismi, gl'interessi costituiti, e quelle mille altre barriere che rispecchiano gli elementi di un riparto precedente, e i residui di riparti ancora anteriori al precedente, la distribuzione, dico, dei sessi tra le varie professioni tende a essere ognora quella che si avrebbe se si volesse conseguire un massimo prodotto netto individuale.
 

Economista del mese

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John Stuart Mill.

John Stuart Mill (Pentonville, 20 maggio 1806 – Avignone, 8 maggio 1873)

Figlio dello storico e filosofo scozzese James Mill, amico e seguace di Jeremy Bentham e amico di David Ricardo e Jean-Baptiste Say, fu istruito dal padre in modo molto rigoroso con l'obiettivo esplicito di creare un genio intellettuale dedito alla causa dell'utilitarismo. Tra il 1865 e il 1868 fu rettore della University of St. Andrews, l'università storica della Scozia, e al tempo stesso deputato liberale al Parlamento per il collegio londinese di City e Westminster, proponendo il diritto di voto alle donne, il sistema elettorale proporzionale e la legalizzazione dei sindacati e delle cooperative.

I Principi di economia politica espongono il problema della divisione tra la produzione e la distribuzione della ricchezza, presentandoci una tra le più brillanti proposte sociali del Mill: la fusione dell'idea liberale con le idee socialiste sulla distribuzione: se le leggi di produzione dipendono dalla necessità naturale, le leggi della distribuzione dipendono dalla volontà umana, e su queste leggi si può agire. Mill auspica infatti che il criterio utilitaristico, ereditato dal maestro Bentham e dal padre, (cioè del maggior benessere per il maggior numero) possa guidare le riforme necessarie per una più equa distribuzione della ricchezza. Anche Mill è quindi convinto che l'egosimo possa esser congiunto all'altrusimo, poiché la felicità umana deriva anche dalla felicità dei propri simili e dalla promozione della stessa. (Da Wikipedia)


 

Curiosità

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...Cesare Beccaria, oltre al suo famosissimo saggio Dei delitti e delle pene, ha scritto anche un trattato di economia politica in cui dà ampio spazio alle tematiche agricole?
 

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