Poesie (Carrer)/Ballate/L'Impossibile
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L’IMPOSSIBILE.
D’orïente si mosse uno spiro,
L’occidente un secondo lasciò:
Affannati da mutuo desiro,
4Lungamente l’un l’altro cercò
Ove sei? qual contrada t’asconde?
Ad ogni ora domanda il primier.
Mentre l’altro: ove sei? gli risponde,
8E s’invia per opposto sentier.
L’un talvolta per calle romito
Fende l’aure che l’altro fendè;
Mentre l’altro, di là già partito,
12Cerca il primo dov’ei più non è.
Nell’assiduo lor volo anelanti,
Sempre sordi agl’inviti d’amor,
Obliar la dolcezza dei canti,
16Non curar le fragranze dei fior.
Molli prati di fresca verdura,
Cieli aperti al più vivido sol.
Sono indarno a cessar quella cura,
20A frenar quell’indomito vol.
Un istante scontrarci, un accento
Susurrarci, un sorriso cambiar!..
Una vita di tanto tormento
24Tal mercede non deve sperar?
Sciagurati! Forzaro co’ voti
Il prudente rigor del destin.
Meglio ad essi lo starsene ignoti,
28E sperando fornire il cammin!
Si scontraro, ma indarno alla speme;
Si conobber, ma sol nei sospir;
Uno sguardo cambiarono insieme,
32Susurraro un accento, e morir! —
Troppo lunge dal volo mortale
Nasce il gaudio che il puote calmar;
Spirti audaci non reggon sull’ale
36Giunti al fine dell’arduo volar.
Arde il core, ma tarda è la mente;
Non risponde la lena al desir:
A cercar il bel fior d’orïente
40D’occidente egli è indarno partir.