Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/805
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* Alla p. 762. Per poco che si osservi, facilmente si scuopre che tutte le lingue cólte da principio hanno avuto e adoperato estesamente la facoltà dei composti, come poi tutte, cred’io (eccetto la greca che la conservò fino alla fine), l’hanno, quale in maggiore quale in minor parte, perduta. Tutte però hanno conservato o tutti o maggiore o minor parte dei loro primi composti, divenuti bene spesso cosí familiari, che han preso come apparenza e opinione di radici, e forse cosí hanno servito di materia essi stessi a nuove composizioni. La lingua spagnuola ha composti e derivati da’ composti, come pure le altre lingue; ché anche questi derivati sono un bellissimo e fecondissimo genere di parole, ed alcuni bellissimi e utilissimi e felicissimi altrettanto che arditi, come tamaño, demàs e da questo ademàs, demasia, demasiado, demasiadamente, sinrazon, sinjusticia, sinsabor, pordiosear, cioè limosinare, e pordioseria, mendicità ec., che sono di grande uso e servigio. Tutte le lingue cólte hanno ancora avuto delle particelle destinate espressamente alla composizione e che non si trovano fuor de’ composti. Cosí la greca, cosí la latina, cosí la francese, la spagnuola (des ec. ec.), l’inglese