Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/779
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in un’altra, o, vogliamo dire, facendosi provincia e suddita di un regno straniero come i piccoli e deboli confederati de’ grandi e potenti, essa ch’era capo di tutte le lingue viventi. Laddove, siccome le altre lingue, come anche le altre letterature e repubbliche scientifiche, raddoppiano l’energia e la veemenza e gagliardia del loro corso, cosí che in breve riguadagneranno lo spazio perduto da’ loro maggiori in confronto nostro, e, se noi non ci moviamo, ci pareggeranno finalmente ben presto e poi ci passeranno (che in quanto a moltissimi rami del sapere è già accaduto): cosí conviene che ancor noi pareggiamo i nostri ai loro sforzi e cosí, non perdendo il vantaggio acquistato, restiamo perpetuamente superiori a tutti, se non nel presente valore, certo pel detto vantaggio acquistato dagli avi e mantenuto da noi.
Conchiuderò con una osservazione che, benché fatta, io credo, da altri, tuttavia merita di essere ripetuta, perché sia sempre piú