Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/595

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[p. 82 modifica] ingiusto e ingrato verso coloro, onde ha ottenuta la voluttà che cercava. E sebbene certamente neanche oggi la voluttà rende l’uomo migliore, lo rende però piú lodevole agli occhi della presente generazone, il che tu, o M. Tullio, stimavi che non potesse avvenire (1 febbraio 1821).


*    Quella frase o metafora nostra volgarissima e familiare di cuocere per molestare, travagliare, tormentare, e affligger l’animo (cosí la Crusca vedi Cuocere § 3), fu parimente presso i latini nel verbo coquere, e ciò anche ne’ piú antichi.

     O Tite, si quid ego adiuvero, curamque levasso,
     Quae nunc te coquit, et versat in pectore fixa,
     Ecquid erit pretii?

Ennio presso Cicerone (Cato maior seu de senectute, c. 1). Il Forcellini ne porta anche altri due esempi, l’uno di Virgilio, l’altro di Stazio. L’Appendice nulla.


*    Ἀμαθία μὲν θράσος, λογισμός δ᾽ ὄκνον φέρει. L’ignoranza fa l’uomo pronto,