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[p. 3 modifica] col dargli vento. E dava il mio contento in custodia alla malinconia (27 dicembre 1820). [p. 4 modifica]


*    Alla pag. 8, capoverso 1 e pag. 10, fine. Non solamente nelle azioni naturali o manuali, insomma materiali, ma in tutte quante le cose umane è necessario l’abbandono o la confidenza; e per lo contrario, la diffidenza o il troppo desiderio, premura, attenzione e studio di riuscire è cagione che non si riesca. Se tu non hai nulla da perdere ti diporterai franchissimamente nel mondo. E acquisterai facilmente il buon tratto e la stima, quando non avrai piú stima da conservare: o in proporzione. E viceversa. Che se ti troverai in un luogo, occasione ec., dove ti prema assai di figurare, probabilmente sfigurerai. E se parlando con una persona ne avrai guadagnata la stima, ti costerà moltissimo il non perderla, quando ti sarai accorto di possederla, e ti premerà di conservarla. La qual cosa succede massimamente nell’amore o anche nella galanteria, che, cercando di conservare, si perde quella stima e quell’amore di una persona che si è guadagnato senza cercarlo. Cosí discorrete di cento altri generi di cose. La natura, insomma, è la sola potente, e l’arte, non solo non l’aiuta, ma spesso la lega; e lasciando