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[p. 479 modifica] grazia, che gli uomini malvagi, purché la loro malvagità abbia un carattere deciso, aperto, franco, coraggioso, sia una malvagità schietta forte e costante, non timida, indecisa, nascosta, variabile ec. come quella di tutti, questi tali fanno per lo piú fortuna colle donne a preferenza dei buoni. Non già solamente perché i malvagi sono piú furbi dei buoni, ma propriamente per questo che sono malvagi, e perché quel non so che di coraggioso, di fiero ec.; insomma di straordinario che ha quella tale malvagità, picca e piace, e rende amabile. Cosí che lo stesso odioso diventa amabile, perciò appunto ch’essendo decisamente odioso viene a essere straordinario. (22 dicembre 1820).


*   Clarissimum deinde omnium ludicrum certamen, et ad excitandam (alii legunt exercitandum, sed non probatur) corporis animique virtutem efficacissimum, Olympiorum, initium habuit. Velleius Hist. rom., l. I, c. 8 (22 dicembre 1820).


*   Quale idea avessero gli antichi della felicità, e quindi dell’infelicità, dell’uomo in questa vita, della sua gloria, delle sue imprese, e come tutto ciò paresse loro solido e reale,