Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4505
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. E cosí le forme francesi e spagnuole analoghe a ciascuna di queste italiane. - Senza poi contare le desinenze in cui l’ul... latino si trasforma nei volgari, e che in questi non hanno nessun valore diminutivo, disprezzativo ec. ec. Come (oltre alcune forse delle sunnotate) la nostra in io, iare (unghia, nebbia, bacchio ec. ec.), e in lo, lare (isola, manipolo, accumulare, tumulo ec. ec.); la francese in le ler (combler, comble, accumuler, île, disciple, ridicule, oncle, ongle, fable ec.); la spagnuola in lo, lar (habla, hablar, isla ec. ec). Dico l’ul... latino, o che questo sia diminutivo o no, o che il diminutivo latino sia noto o no; come piaggia, spiaggia, dall’ignoto plagula per plaga, trembler da un tremulare ec. Del resto, tutte queste desinenze sono notabili per l’osservazione etimologica fatta a p. 4497, lin. 5, 7 (11 maggio). Vedi pag. seguente.
* Ala, mala, velum, palus - axilla, maxilla, vexillum, paxillus. Di questi forse diminutivi positivati, e loro simili, vedi Forcellini in dette voci, e in X littera. Similmente paucus - paulus, o paullus-pauxillus.
* Alla p. 4497. Contrazione di coronula, come patena - patella, catena - catella, catinum, catinus - catillum, catillus; e come appunto il nostro culla per cunula. Anche paullus o paulus a um, per pauculus-pauclus, se non è contrazione di pauxillus. Vedi il pensiero precedente.
* Audeo ausum - osare, oser ec. Pulso as, detto di porte, strumenti ec., è ancora continuativo, al modo spiegato pag. , capoverso 2: pello sarebbe affatto improprio.
* La facoltà di sentire è ugualmente e indifferentemente disposta a sentir piaceri e dolori. Or le cose che producono le sensazioni del dolore, sono incomparabilmente piú che quelle del piacere. Dunque la facoltà di sentire è un male, per lo stato esistente delle cose, quando pur nol fosse per se. E quanto essa è