Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4167
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* Voveo-votum-votare, italiano. Vedi Forcellini, spagnuoli ec. Transire-transitare.
* Senza altrimenti (cioè punto, in niun modo) ordinare sua famiglia. Vit. SS. PP., nelle Giunte Veronesi. Vedi In trasatto.
* Cutretta-cutrettola. Costa latino e italiano-costola. Ragnolo, ragnuolo.
* Indefessus, indefesso ec. per infaticabile. Vedi anche Forcellini in indefatigatus, infatigatus ec. (Bologna, 4 marzo 1826). Rilevato, relevé per alto. Inexhaustus ec.
* Alla p. 4164, capoverso 9. Cosí étendu nello stesso senso; disteso, distesamente ec. E vedi l’esempio di Dante e del Tasso nella Crusca in Dilatato.
* Sbevazzare.
* Fare con accusativo di tempo, per passare. Vedi la Crusca. - Schol. Euripid. ad Hippolyt., v.35. ἒθος γὰρ τοῖς ἐφ’ αἵματι (ob caedem patratam) φεύγουσι (exulantibus) ἐνιαυτὸν ποιεῖν ἐκτὸς τῆς πατρίδος. Vedi p. 4210, fine.
* Serpere latino e italiano - serpeggiare. Pasteggiare cioè far pasti ec.
* Riferisce Cicerone, de Divinat. , un detto di Catone che egli si maravigliava come l’uno aruspice scontrandosi coll’altro si tenesse dal ridere. Applichisi questo detto ai Principi nei loro congressi, e massimamente in quelli degli ultimi tempi (Bologna, 6 marzo 1826).
* Scappare-scapolare.
* Curvatus per curvus. Virgilio nella descrizione del turbo, giuoco dei fanciulli. Vedi Forcellini.
* Molti divengono insensibili alle lodi, e restano però sensibili al biasimo ed al ridicolo, sensibilità che essi perdono assai piú tardi o non mai. E ben piú difficilmente si perde questa sensibilità che quella. Certamente poi niuno si trova che, essendo sensibile alle lodi, sia insensibile ai biasimi, alle censure, alle male voci o calunnie, ai motteggi; bensí viceversa si trovano molti. Tanto, anche nelle cose puramente sociali, la facoltà di provar piacere è nell’uomo piú caduca e piú limitata che quella di sentir dispiacere (Bologna, 9 marzo 1826).