Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/4054
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* Alla p. 4050. Noi diciamo eccetto se non, se pure non, se però non, fuorché se o se non, quando non, salvo se non ec. E queste frasi e la greca rispondono alla latina nisi o nisi si. Il non sí nel greco che nell’italiano vi sta fuor di ragione e per comun proprietà d’ambe le lingue (28 marzo, domenica quarta di Quaresima, 1824).
* Ri-v-us, ri-v-o, ri-g-agnolo ec. - rio italiano e spagnuolo (28 marzo 1824).
* Diminutivi positivati. Rivus, ruisseau e ruscello che sono in parte e sovente positivati. Ascia latino, ascia e asce italiano, hâche francese ec. -accetta, quasi ascetta, spesso positivato ec., perché s’usa promiscuamente ascia e accetta, l’uno in cambio dell’altro, benché forse abbiano differenza di significato proprio, che non ebbero però in origine, eccetto quanto alla diminuzione (28 marzo 1824).
* Dormido per dormiente (fors’anche durmido). Voz algo dormida. D. Quijote. E in altre maniere. Se però dormir non è anche neutro passivo (28 marzo, domenica quarta di Quaresima, 1824).
* Diminutivi greci positivati. τειχίον. Luciano in Reviviscent., t. I; Opera, 1687, p. 418. Notisi in proposito di questo e altri diminutivi positivati di Luciano, da me altrove segnati, che Luciano usa il linguaggio in gran parte familiare. Nel detto luogo si parla del muro dell’acropoli o cittadella di Atene. In due di Omero (Odissea, π, υ, 165, 343) τειχίον si unisce con μέγα. Parrebbe ridicolo l’interpretarlo parvus murus, come fa lo Scapula, e sembrerebbe che non si potesse trovar luogo dove fosse piú evidente la positivazione di voci diminutive greche. Nondimeno (oltre che v’ha varietà di lezione, o dubbio degli eruditi sulla voce τειχίον, almeno nel primo di questi luoghi, come rilevo dall’Indice delle voci omeriche), si potrà forse dire che τειχίον è detto da Omero a differenza dei muri di città e simili, detti