Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/403
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contenere meno attività ed occupazione fisica, di quello che ne contenga la vita degli altri animali.
6°. Se la religione ha poi divinizzato la ragione e il sapere; dato la preferenza allo spirito sopra i sensi; fatto consistere la perfezione dell’uomo nella ragione a differenza dei bruti; e in somma dato alla ragione il primato nell’uomo sopra la natura: tutto ciò non si oppone al mio sistema. L’uomo era corrotto, cioè, come ho dimostrato, la ragione aveva preso il disopra sulla natura: e quindi l’uomo era divenuto sociale: quindi l’uomo era divenuto infelice, perché prevalendo la ragione, la sua natura primitiva era alterata e guasta, ed egli era decaduto dalla sua perfezione primigenia, la quale non consisteva in altro che nella sua essenza o condizione propria e primordiale. Da questo stato di corruzione l’esperienza prova che l’uomo non può tornare indietro senza un miracolo: lo prova anche la ragione, perché quello che si è imparato non si dimentica. In fatti la storia dell’uomo non presenta altro che un passaggio continuo da un grado di civiltà ad un altro, poi all’eccesso di civiltà e finalmente alla barbarie e poi da capo. Barbarie, s’intende, di corruzione, non già stato primitivo