Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3715
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desiderio, quando e’ non è né soddisfatto, né dirittamente contrariato dall’opposto del godimento, è noia. La noia è il desiderio della felicità, lasciato, per cosí dir, puro. Questo desiderio è passione. Quindi l’animo del vivente non può mai veramente essere senza passione. Questa passione, quando ella si trova sola, quando altra attualmente non occupa l’animo, è quello che noi chiamiamo noia. La quale è una prova della perpetua continuità di quella passione. Che se ciò non fosse, ella non esisterebbe affatto, non ch’ella si trovasse sempre ove l’altre mancano (17 ottobre 1823). Vedi p. 3879.
* Alla p. 3700, margine. Che la desinenza ui nel perfetto della seconda sia stata introdotta nel modo che abbiam detto, mostrasi ancora col considerarla in alcuni verbi della prima. Della quale niuno dubita che il perfetto regolare e proprio non sia quello in avi. Ma pur parecchi suoi verbi l’hanno in ui: domui, secui, vetui, necui, crepui ec. co’ loro composti enecui, perdomui ec.1) Or da che è venuta questa anomalia? Dalla stessa cagione che l’ha introdotta ne’ verbi della seconda,