Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3598

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[p. 53 modifica] Se il Tasso eccedette in Rinaldo, ciò fu piuttosto dal lato contrario. Cioè nel farlo ancor troppo ragionevole, troppo pio e devoto. Colle quali qualità ei si credette di ornarlo e renderlo piú interessante, e si stimò in dovere di attribuirgliele, e facendo altrimenti avrebbe creduto di peccare, non solo contro la morale o la religione, ma contro la poesia e contro il buon giudizio e contro la proprietà del poema epico. Egli arriva sino a farlo confessare e far la sua penitenza sul monte Oliveto, prima di andare all’impresa del bosco (c. XVIII, stanza 6-17). Egli avrebbe creduto lasciare una gran macchia nell’onor di Rinaldo e una grande mancanza nella stima de’ lettori verso di lui, s’e’ non gli avesse fatto purgar la coscienza ed assolverlo [p. 54 modifica]de’ peccati dell’uccision di Gernando e delle fornicazioni con Armida. Con tuttociò il carattere di Rinaldo riesce bene amabile. Ma Goffredo non ha né ferocia, né capriccio, né impeto, né passione veruna; non è giovane, non risplende per bellezza; il suo coraggio e la sua prodezza di cuore e di mano piuttosto si afferma di quello che si dimostri e si faccia operare; i suoi pregi eroici