Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/3596

Pagina 3596

../3595 ../3597 IncludiIntestazione 25 settembre 2015 100% Saggi

3595 3597

[p. 51 modifica] tutto. Or questo Eroe prescelto (e me n’appello al testimonio di qualsivoglia lettore della Gerusalemme), contro l’intenzione del poeta, o certo contro il manifesto scopo del poema, e quindi contro il suo debito, e in pregiudizio del dovuto effetto e dell’unità (molto piú che nell’Iliade ella, e lo scopo e il debito della qualità del poema non sono pregiudicati); questo eroe, dico, è Rinaldo; [p. 52 modifica]laddove tutte le dette cose volevano, prima che l’interesse fosse uguale, anzi indiviso tra i due; poi per lo meno (essendo questo veramente per natura impossibile, perché da una parte la duplicità degli Eroi non si può palliare ed eludere, come vorrebbe il Tasso, in modo veruno, sia quale si voglia, né fare che il lettore se la dissimuli, considerando le due persone come una sola; dall’altra parte non si può togliere che tra’ due o piú, il lettore non iscelga e non ponga l’uno innanzi all’altro, e se son piú, l’un dopo l’altro per gradi), ch’ei fosse maggiore per Goffredo.


*    Ma Goffredo (e questo è un altro grandissimo ed intimo, benché poco o non mai osservato, difetto della Gerusalemme, e benché colpa della natura de’ tempi moderni e delle raffinate idee, anzi che del Tasso), Goffredo è personaggio pochissimo interessante, e forse nulla, perché i suoi pregi e ’l suo valore son troppo morali. Egli è persona troppo seria, troppo poco, anzi niente amabile, benché per ogni parte stimabile. E come può essere amabile un uomo assolutamente privo d’ogni passione, e tutto ragione? un carattere freddissimo? Difficilmente ancora può farsi amare chi non è o non apparisce