<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3457&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20171129193018</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3457&oldid=-20171129193018
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3457 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 398modifica] nell’animo alcuna orma o di maraviglia o di diletto o d’altro. Ma in verità in quella parte dell’anima in cui il dramma e la poesia deve agire, quivi il dramma di lieto fine non lascia alcun segno. Se lascia alcuna traccia in altra parte dell’anima, questo effetto o è alieno dalla poesia, o l’è secondario o estrinseco, accidentale, di circostanza, parziale, cioè non prodotto dal totale della composizione, forse proprio della decorazione, dell’azione ec. dello spettacolo piú che del dramma, non poetico ec. Or quanto all’effetto del dramma di lieto fine poeticamente considerato, esso è tale qual si è mostrato, anzi non è, perch’esso è nullo, e per ciò che spetta al totale, il dramma di lieto fine non produce, poeticamente, alcun effetto. Quanto all’effetto morale, che odio, che [p. 399modifica]ira verso il vizio può rimanere in chi l’ha visto totalmente abbattuto, vinto, umiliato e punito? Quella punizione che l’uditore gli avrebbe dato nel cuor suo, l’ha preoccupata il poeta: questi ha fatto il tutto; l’uditore non ha a far piú nulla, e nulla fa. Quella passione ch’egli avrebbe concepita, l’ha sfogata il poeta da se: al poeta