<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3280&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20170412082042</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3280&oldid=-20170412082042
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3280 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 290modifica] nella società, alieni e dall’abito e dagli atti della compassione e della beneficenza, e dalla inclinazione o disposizione a queste virtú; interessati per se soli, poco o nulla capaci d’interessarsi per gli altri, o sventurati o bisognosi, o degni o indegni che sieno dell’aiuto altrui, meno ancora capaci di operare per chi che sia; poco o nulla per conseguenza atti alla vera ed [p. 291modifica]efficace ed operosa amicizia, ben simulatori di essa per ottenerne dagli altri gli aiuti o la pietà di che hanno mestieri, ed abili a farla servire ai soli loro vantaggi; simulatori e dissimulatori eziandio generalmente in ogni altra cosa. E queste qualità divengono in loro caratteristiche, di modo che l’amor proprio non è in essi altro mai ch’egoismo, e l’egoismo è il loro carattere principalissimo; ma non veramente per colpa loro, piuttosto per necessità di natura; e neanche per natura che di sua mano immediatamente abbia posto negli animi loro piú che negli altri questo pessimo vizio, ma perché dalle circostanze in che essi o per natura o per accidente si sono trovati fin dal principio,