<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3156&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20161208071039</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/3156&oldid=-20161208071039
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 3156 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 214modifica] e si crearono e fabbricarono una immaginazione artefatta, cosí di rado o non mai riescono a risuscitare e riaccendere la vera immaginazione, già morta, nell’animo de’ lettori e non fanno alcun buono effetto. Cosí dico di quelle parti che ne’ moderni scrittori sono di pura immaginazione. Lord Byron è un’eccezione di regola, [p. 215modifica]forse unica, per se stesso. Vedi p. 3477. Quanto all’effetto delle sue poesie sopra i lettori, dubito ch’elle debbano essere eccettuate dal numero delle altre poesie d’immaginazione. Vedi p. 3821. L’animo nostro è troppo diverso dal suo. Male ei ci può restituire quella immaginativa ch’egli ha conservata, ma che noi abbiamo per sempre perduta.1 Ora tra i poeti epici egli è pure strano che Omero antichissimo abbia tanto mirato al cuore, e che Virgilio e i moderni non si sieno proposti per oggetto finale ed essenziale de’ loro poemi che di muovere l’immaginazione. Perocché il soggetto essenziale e unico principale de’ loro poemi si è un Eroe felice e un’impresa felicemente
Note
↑Anche Omero e Dante hanno assai che fare per ridestar la nostra immaginazione. Contuttociò, quantunque la fantasia di Lord Byron sia certo naturalmente straordinaria, nondimeno è pur vero che anch’ella è in grandissima parte artefatta, o vogliamo dire spremuta a forza, onde si vede chiaramente che il piú delle poesie di Lord Byron vengono dalla volontà e da un abito contratto dal suo ingegno, piuttosto che da ispirazione e da fantasia spontaneameamente mossa.