[p. 214 modifica] è generalmente sopita, agghiacciata, intorpidita, estinta; difficilissimo è ravvivarla anche al gran poeta, il quale altresí difficilmente può esser oggi gagliardamente ispirato dalla immaginativa, ed esser grande per quella parte che propriamente spetta all’immaginazione e per ciò che da lei deriva, come furono Omero e Dante. Se l’animo degli uomini cólti è ancor capace d’alcuna impressione, d’alcun sentimento vivo, sublime e poetico, questo appartien propriamente al cuore. Ed infatti oggidí appresso gli altri poeti di verso e di prosa il cuore è sottentrato universalmente e quasi del tutto all’immaginazione, quello gl’ispira, quello essi mirano a commuovere, e su quello realmente operano sempre ch’ei sono atti a riuscire nel loro intento. I poeti d’immaginazione oggidí manifestano sempre lo stento e lo sforzo e la ricerca, e siccome non fu la immaginazione che li mosse a poetare, ma essi che si espressero dal cervello e dall’ingegno,