Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2944

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[p. 92 modifica] un morto coi giuochi funebri. I quali giuochi erano le opere piú vivaci, piú forti, piú energiche, piú solenni, piú giovanili, piú vigorose, piú vitali che si potessero fare. Quasi volessero intrattenere il morto collo spettacolo piú energico della piú energica e florida e vivida vita, e credessero che poich’egli non poteva piú prender parte attiva in essa vita, si dilettasse e disannoiasse a contemplarne gli effetti e l’esercizio in altrui (11 luglio 1823).


*    Gridano che la poesia debba esserci contemporanea, cioè adoperare il linguaggio e le idee e dipingere i costumi, e fors’anche gli accidenti de’ nostri [p. 93 modifica]tempi. Onde condannano l’uso delle antiche finzioni, opinioni, costumi, avvenimenti. Puoi vedere la p. 3152. Ma io dico che tutt’altro potrà esser contemporaneo a questo secolo, fuorché la poesia. Come può il poeta adoperare il linguaggio e seguir le idee e mostrare i costumi d’una generazione d’uomini per cui la gloria è un fantasma, la libertà, la patria, l’amor patrio non esistono, l’amor vero è una