Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2793
Questo testo è stato riletto e controllato. |
◄ | 2792 | 2794 | ► |
Forcellini in vecto, convecto, advecto ec. (16 giugno 1823).
* Traslatare, trasladar, translater continuativi barbari di transferre (16 giugno 1823).
* Gli scrittori greci de’ secoli medii e bassi, cioè dal terzo inclusivo in poi, sono pieni d’improprietà di lingua (com’é quella di Coricio sofista del sesto secolo nell’Orazione εἰς Σοῦμμον οτρατηλάτην in summum ducem, § 11, ap. Fabricius, Bibliotheca Graeca, edit. vet., vol. VIII, p. 869. lib. V, cap. 31. di usare la voce δικαοτὴς invece di κριτὴς o di μάρτυς), pieni di frasi strane quanto alla lingua, pieni di solecismi, e di mille contravvenzioni alle antiche regole della sintassi e grammatica greca, ma non hanno barbarismi. La loro lingua per tutto ciò che appartiene all’eleganza, è diversissima da quella degli antichi scrittori: ma per tutto il resto è la stessa. Si può dir ch’essi ignorino il buon uso della lingua che scrivono, che non la sappiano adoperare; ma la lingua che scrivono è quella degli antichi: quella che gli antichi scrissero