Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2753

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[p. 413 modifica] (chiamiamolo cosí) è comune in quella stagione, come alle piante e agli animali, cosí agli uomini e massime agli individui giovani, sí delle predette specie, come dell’umana. Ora indubitatamente non è alcuno, se non altro de’ giovani, che in quella stagione non sia piú malcontento del suo stato e di se che negli altri tempi dell’anno (parlando astrattamente e generalmente senza relazione alle circostanze particolari, o vogliamo dire, in parità di circostanze). Tanto è vero che il sentimento dell’infelicità si accresce o si scema in proporzione diretta del sentimento della vita, e che l’aumento di questo è inseparabile dall’aumento di quello (4 giugno 1823). Vedi p. 2926, fine. Cosí una sventura particolare opera maggior effetto e piú dolorosa impressione in un temperamento forte e vivo, e lo abbatte di piú che non un temperamento debole, contro quello che parrebbe dovesse essere e che il volgo crede e dice. E la causa di ciò, non è, come si suol dire, la maggior resistenza che un temperamento