Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2711

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[p. 391 modifica] Di qui si conferma quel mio principio che la sommità della sapienza consiste nel conoscere la sua propria inutilità, e come gli uomini sarebbero già sapientissimi s’ella mai non fosse nata: e la sua maggiore utilità, o per lo meno il suo primo e proprio scopo, nel ricondurre l’intelletto umano (s’é possibile) appresso a poco a quello stato in cui era prima del di lei nascimento. E quello ch’io dico qui dell’intelletto dico altrove, e qui ridico, anche per rispetto alla vita e a tutto quello che appartiene all’uomo, e che ha qualsivoglia relazione colla sapienza (21 maggio 1823).


*   I filosofi antichi seguivano la speculazione, l’immaginazione e il raziocinio. I moderni l’osservazione e l’esperienza (e questa è la gran diversità fra la filosofia antica e la moderna). Ora quanto piú osservano tanto piú errori scuoprono negli uomini, piú o meno antichi, piú o meno universali, propri del popolo, de’ filosofi, o di ambedue. Cosí lo spirito umano fa progressi: e tutte le scoperte fondate sulla nuda osservazione delle cose