Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2634

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[p. 346 modifica] allo scrittore o parlatore si riduceva sotto pochi elementi e procedeva da pochi principii ossia radici, e quindi era molto piú facile ad impararlo ed impratichirsene, che se esso, senza essere niente maggiore, avesse contenuto tutta la lingua, ma fosse proceduto da piú numerose e diverse radici. Tutte queste circostanze, siccome quelle notate nel pensiero precedente, [p. 347 modifica]precedente, non si trovavano nella lingua latina, che, meno ricca della greca, era però per la sua ricchezza piú difficile a scrivere e a parlare che la greca non fu, perché la ricchezza, ancorché minore, della latina, bisognava averla tutta in contanti, a volere scrivere e parlar latino, e massimamente a farlo bene. E l’orecchie latine erano delicatissime come le francesi, circa il vero e