[p. 135 modifica] vale a dire fate o ch’esse non sieno mai entrate a dirittura in verun genere di società, massimamente cogli uomini, o che le leggi e i costumi non sottopongano la loro condizione a quella de’ maschi (come accadeva primitivamente e come accade forse anche oggi in qualche paese barbaro), o che dette leggi e costumi le favoriscano alquanto piú o le mettano anche al di sopra degli uomini (come so di un paese dov’elle son tenute per esseri sacri), o che esse generalmente per qualche circostanza (come si raccontava del paese delle amazzoni ec.) o individualmente sieno o uguali o superiori agli uomini con cui trattano, per forze o corporali o intellettuali, naturali o acquisite, per ricchezze, per rango, per nascita ec. ec., e troverete la loro arte ed astuzia o nulla o poca o non superiore o inferiore ancora a quella degli uomini, almeno di quelli con cui hanno a fare; o certo, proporzionatamente e secondo la qualità di dette circostanze, minore di quella delle altre donne,