<dc:title> Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Giacomo Leopardi</dc:creator><dc:date>XIX secolo</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Zibaldone di pensieri I.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2223&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20150904134801</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Pensieri_di_varia_filosofia_e_di_bella_letteratura/2223&oldid=-20150904134801
Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura - Pagina 2223 Giacomo LeopardiZibaldone di pensieri I.djvu
[p. 114modifica]legeram, audieram. E me lo persuade, 1,o la desinenza e la forma materiale, che in non pochi verbi è similissima, anzi tutt’una, coi detti tempi latini, come fueram fuera, quaesieram quisiera (che ha che far quisiera con quaererem?), dixeram dixera (e questo che ha da far con dicerem?) ec.; 2,o il veder che il detto tempo spagnolo si forma né piú né meno sempre dal passato dimostrativo, sí come appunto il piú che perfetto dimostrativo latino, non cosí il latino imperfetto del congiuntivo; 3,o l’uso e il significato di detto tempo spagnuolo; giacché gli [p. 115modifica]spagnuoli dicono, per esempio, fuera per sarei stato e per fossi stato, per j’aurais été, e si j’avais été, che sono i due significati del piú che perfetto congiuntivo latino (come fuissem), in luogo del quale appunto abbiamo veduto che spesso si usava dai latini appunto il piú che perfetto dimostrativo (credo pur che si usi dagli spagnoli