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(2223-2224-2225) pensieri 115

spagnuoli dicono, per esempio, fuera per sarei stato e per fossi stato, per j’aurais été, e si j’avais été, che sono i due significati del piú che perfetto congiuntivo latino (come fuissem), in luogo del quale appunto abbiamo veduto che spesso si usava dai latini appunto il piú che perfetto dimostrativo (credo pur che si usi dagli spagnoli  (2224) fuera, per esempio, per fossi, si j’étais, che i latini dicono essem distinto da fuissem o anche forem; negli altri verbi usano l’imperfetto congiuntivo, si legerem, se leggessi, si je lisais).
    2,o Che questa proprietà della lingua spagnuola, lingua derivata dal volgare latino, debba dare ad intendere che in esso volgare si costumasse di adoperare regolarmente e ordinariamente il piú che perfetto del dimostrativo in luogo di quello del congiuntivo, come effettivamente troviamo fatto qua e là dagli stessi scrittori latini. Ma essi lo fanno quasi per figura o eleganza. Il volgare latino lo doveva fare per costume e proprietà, se osserviamo le dette ragioni, e come quest’uso sia comune e regolare (anzi inviolabile e proprio e necessario) in una lingua moderna e popolare, derivata da quel volgare; e che certo non a caso combina in ciò con l’uso che abbiamo osservato in parecchi passi  (2225) degli antichi scrittori (4 dicembre 1821).


*    Alla p. 1167. Similmente abbiamo già notato, p. 1114, fine, il continuativo anomalo visere di videre da visus participio pure o anomalo o non di primitiva forma ec. E che questo sia veramente continuativo e in se e ne’ suoi composti vedilo in Virgilio sul principio delle Georgiche. Tuque adeo quem mox quae sint habitura deorum Concilia incertum est, urbisne invisere, (ἐπισκοπεῖν presiedere) Caesar, Terrarumque velis curas, et te maximus orbis Auctorem frugum tempestatumque potentem Accipiat ec. Non può esser piú decisamente