Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2216

Pagina 2216

../2215 ../2217 IncludiIntestazione 4 settembre 2015 100% Saggi

2215 2217

[p. 110 modifica] di questa parola presso i latini tardò [p. 111 modifica]ella molto a poter essere applicata alle virtú non forti, non vive per gli effetti e la natura loro, alla pazienza (quella che oggi costuma), alla mansuetudine, alla compassione ec. Qualità che gli scrittori latini cristiani chiamarono virtutes, non si potrebbero nemmen oggi chiamar cosí volendo scrivere in buon latino, benché virtú elle si chiamino nelle sue lingue figlie e con nomi equivalenti nelle altre moderne. Di ἀρετὴ (da ἄρης) vedi i lessici e gli etimografi: sebbene la sua etimologia, perché parola piú antica o piú anticamente frequentata dagli scrittori, sia piú scura. E cosí credo che in tutte le lingue la parola significativa di virtú non abbia mai originariamente significato altro che forza, vigore (o d’anima o di corpo, o d’ambedue, o confusamente dell’una e dell’altro, ma certo prima e piú di