[p. 82 modifica] delle operazioni e intenzioni e desiderii e fatiche di un soldato, di un letterato, di un uomo in carriera ec. Quel filosofo che per puro amore dell’umanità suda dietro ad un’opera di morale o di politica o d’altro soggetto della piú grande utilità o si affatica nella speculazione della natura, del cuore umano ec.; quel ministro zelante e integerrimo del maggior monarca immaginabile, che travaglia giorno e notte unicamente per il bene della maggior nazione e della maggior possibile quantità di uomini (se pur si trovano tali filosofi e tali cortigiani); questi tali che cosa cercano essi? La felicità degli uomini. E la felicità che cos’è? il piacere. E qual piacere maggiore che i giovanili? Dunque le occupazioni di costoro non sono piú importanti di quelle del giovanastro che mette a profitto i vantaggi dell’età piú favorita dalla natura