Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura/2112

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[p. 57 modifica] o [p. 58 modifica]minore (l’attenzione, dico, o l’impressione che sia), e quindi vi ci siamo assuefatti piú o meno, vi abbiamo piú o meno accostumato l’animo, cioè ce la siamo posta nella memoria (volendo o non volendo, cercatamente o no) piú o meno fortemente e durevolmente (17 novembre 1821).


*    Come anche le costruzioni, l’andamento, la struttura ch’io chiamo naturale in una lingua, distinguendola dalla ragionevole, logica, geometrica, abbia una proprietà universale e sia da tutti piú o meno facilmente appresa (almeno dentro una stessa categoria di nazioni e di tempi); e come per conseguenza la semplicissima e naturalissima (sebbene perciò appunto figuratissima) struttura della lingua greca dovesse facilitare la di lei universalità; si può vedere in questo, che le scritture le piú facili in qualunque lingua per noi nuova o poco nota, sono quasi sempre e generalmente